Un viaggio a sorpresa. Era lo scorso novembre quando Massimo Moratti ha fatto le valigie, naturalmente in gran segreto, direzione Lugano. Percorso breve, pensieri lunghi: c'è un nuovo stadio da costruire e soprattutto ci sono nuove alternative da trovare alla cordata cinese. I rallentamenti dovuti alla pachidermica burocrazia del Partito Comunista in Cina, tendente agli investimenti interni, hanno spinto l'Inter a sondare alternative concrete per la realizzazione dell'impianto di proprietà che il presidente Moratti sogna per il futuro della società e come opera che lo tramandi ancor più nella storia del club, in cui ha già scritto pagine memorabili e indelebili. Per questo, FcInterNews.it vi propone un'indagine completa a proposito dell'azienda Mabetex, ultima candidata per costruire il nuovo impanto.

MISSIONE A LUGANO - 9 novembre 2012, Massimo Moratti è a Lugano, in Svizzera. L'incontro è delicato ma informale, sereno, senza documenti da firmare. Un primo approccio per una nuova soluzione presso la sede del gruppo Mabetex. Un'azienda che andiamo a scoprire nei dettagli, degna alternativa alla China Railways che aveva ufficializzato l'intesa con l'Inter per la costruzione dell'impianto, poi non formalizzata per i problemi precedentemente esposti. Il presidente Moratti ha incontrato i vertici del gruppo Mabetex, ovvero i rappresentanti della famiglia Pacolli, per un approccio iniziale sul discorso stadio.

IL GRUPPO MABETEX - La Mabetex Group è nata nel 1991 tramite il presidente e proprietario Behgjet Pacolli, fratello di Afrim e Selim, naturalmente soci e presenti all'incontro con Moratti. L'azienda si occupa di costruzione e ristrutturazione di grandi opere, con tantissimi progetti avviati in Russia, Kazakistan e in diverse ex Repubbliche Sovietiche. Gli uffici sono appunto a Lugano, dove Moratti è stato ricevuto, ma la gestione dell'azienda è allargata ad edifici specifici anche in Kosovo e in Albania. La società con il passare degli anni è cresciuta in maniera esponenziale, tanto da ricevere impegni di ristrutturazione e costruzione di portata davvero notevole.

LE OPERE REALIZZATE - Elencare tutte le opere realizzate - tra ristrutturazioni e costruzioni - da parte della Mabetex, è impresa ardua. Ma in un riepilogo si può comprendere quanto sia stato mastodontico il lavoro di questa azienda. Mabetex nell'area russa ha ricevuto incarichi di spessore perfettamente portati a termine, quali la ristrutturazione dalla Casa Bianca di Mosca al Cremlino, del Parlamento russo e della Russian Opera House. Nella città di Mosca, durante gli anni '90, sono stati realizzati dalla compagna di Pacolli numerosi palazzi appartenenti al Governo, banche, hotel di lusso. Mostruoso anche il lavoro in Kazakistan, come detto: oltre 1,000,000 di metri quadrati occupati nella nuova capitale, Astana, da opere realizzate da Mabetex. Tra cui anche il Velodrome appunto di Astana, dunque anche già un impianto sportivo, per cui ha ricevuto il Certificate of Excellent Building. Insomma, quasi una città messa in piedi da un'azienda per il 40%, sottolineano dati ufficiali, tra palazzi del governo e strutture pubbliche. Anche in Italia, a Venezia, Mabetex ha già operato per la ristrutturazione del Teatro La Fenice. E in Uzbekistan, il gruppo ha vinto il progetto per la costruzione della City Hall. In conclusione, tante opere anche a scopo umanitario (ospedali su tutti) sono state realizzate in Kosovo. Esempio portante del valore dell'azienda. E tantissimi lavori in corso attualmente, che vi proponiamo nelle foto in basso.

IL PROPRIETARIO DELL'AZIENDA - Come detto, Behgjet Pacolli è presidente e proprietario dell'azienda. L'ha fondata nel '91, è un uomo di potere, imprenditore e politico. E' stato il presidente della Repubblica del Kosovo, per cui ha firmato nel 2008 il documento d'indipendenza. Adesso ne è Primo Ministro in carica, una personalità di spicco per il Paese. Un personaggio particolare per tipologia di carattere, è stato sposato con la cantante Anna Oxa dal '99 al 2002 e vive a Lugano. Pacolli senior parla dodici lingue tra cui l'italiano, adora il poker, giurano che ami raccontare del nonno Osman che gli tramise lo spirito corsaro di chi crede che "se fatichi, ce la farai". E non è tutto. Per questioni legate alla Mabetex, è stato accusato di riciclaggio in passato. Ma ne esce assolutamente prosciolto, senza problemi e con una penale da farsi pagare per le accuse. Secondo indagini, risulta che Pacolli sia l'uomo più ricco del Kosovo: capitale complessivo stimato in 3 miliardi di euro.

L'INCONTRO CON MORATTI PER LO STADIO - Insieme a Behgjet, la Mabetex è gestita anche da Afrim e Selim Pacolli. Con tutti e tre ha parlato il presidente Moratti a Lugano durante lo scorso novembre, come vedete dalle foto in basso. Un primo incontro per discutere della possibilità del nuovo stadio, un'alternativa credibile alla CRCC, azienda cinese rimasta come detto in bilico. Moratti ha esposto la sua idea alla famiglia Pacolli, la volontà assoluta di costruire un nuovo stadio di proprietà trovando la piena disponibilità della Mabetex nel raccogliere i lavori. Proprio l'azienda ha diramato un comunicato sul sito ufficiale: "C'è stato un incontro con il presidente dell'FC Internazionale, Massimo Moratti". Con tanto di foto, come FcInterNews.it per primo sito in Italia vi ha rivelato nel pomeriggio di ieri.

INTER-MABETEX, PRIMI PASSI - I primi passi sono stati dunque positivi. Le parti si riaggiorneranno, ma da parte della famiglia Pacolli è emersa disponibilità. Lo ha confermato l'esponente manager Afrim Pacolli: "C'è stato un colloquio preliminare, il presidente Moratti ha voluto sondare lo stato della nostra azienda. La nostra società ha creato progetti ancora più grandi di quello legato allo stadio dell'Inter. Un'opportunità che ci interessa, Moratti è stato molto cordiale", le sue parole. Primi passi, dicevamo, colloqui preliminari a cui è seguita una prima fumata bianca. Adesso, sono attesi sviluppi in tempi brevi perché l'Inter dovrà presto individuare l'area del nuovo stadio e presentare il progetto.

LE INDISCREZIONI SUL PROGETTO STADIO - Discussioni iniziali sì, ma non solo. Perché giura la stampa albanese che tra i Pacolli e Moratti si è parlato anche di dettagli sull'eventuale stadio da costruire insieme. Tutto trapelato evidentemente dai piani alti dell'azienda. D'altronde, le novità non sono poi troppe, dato che l'Inter il suo piano lo aveva già esposto alla China Railways e che adesso lo ripresenta puntuale a Mabetex. L'impianto ipotizzato (solo sulla carta, è bene ribadirlo) sarebbe da 66mila posti - scrivono in Albania - per un costo complessivo stimato, secondo un calcolo abbozzato, intorno ai 550 milioni di euro. Stime tutte da confermare e uscite sulla stampa albanese, verosimile che i costi siano inferiori. E ci sono anche dettagli logistici, che il presidente Moratti e i suoi uomini fidati avevano già messo in nero su bianco da mesi: l'interno è ispirato all'Emirates Stadium dell'Arsenal, con campo riscaldato, tantissime zone di diletto, negozi, ristoranti e Sky Box oltre a sediolini specifici. Un impianto che sia all'avanguardia anche negli spogliatoi e con ricordi della storia dell'Inter. Scrivono in Albania che per l'esterno dello stadio, invece, ci si ispira all'Allianz Arena del Bayern Monaco. Ovvero, colorazione variabile dell'impianto a seconda della serata. Un vero e proprio spettacolo, tutto però ancora da pensare e definire. A cominciare da chi lo costruirà. I cinesi si allontanano, la Mabetex si fa avanti, Moratti viaggia e valuta. Perché nei suoi desideri c'è una nuova casa, un nuovo stadio da regalare alla gente dell'Inter. Oggi, domani, forse per centinaia di anni.

In basso, tutte le immagini solo di alcuni tra i principali progetti realizzati, in via di realizzazione e ristrutturazioni completate da Mabetex (dal sito ufficiale di Mabetex).

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Sezione: Esclusive / Data: Sab 05 gennaio 2013 alle 20:30
Autore: Fabrizio Romano / Twitter: @FabRomano21
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