Come rovinare una prestazione più che positiva, probabilmente la migliore in questa stagione per lui molto difficile, e riuscire a far parlare di sé solamente in negativo. E' l'impresa riuscita nel corso della gara col Genoa a Sulley Muntari, sulla bocca di tutti per l'incredibile sceneggiata della quale è stato protagonista al momento del cambio con Jonathan Biabiany, un cambio che non ha gradito per nulla e nulla ha fatto per nasconderlo. Reazione che vale come quasi come una sentinella del disagio incredibile che sta vivendo il ghanese in questi mesi, con le voci di mercato che si susseguono, e che rischia di diventare la pietra tombale del rapporto tra il centrocampista e la società nerazzurra. Ma andiamo con ordine.
Leonardo decide di offrire una chance importante a Muntari schierandolo dal primo minuto in Coppa Italia col Grifone, occasione per rilanciarsi dopo una stagione con pochi alti e molti bassi, e dove già una volta si è reso protagonista di un "ammutinamento" con Benitez in panchina, allontanandosi da San Siro dopo aver saputo di non essere tra i 18 per Inter-Juventus. Muntari sa che il momento è cruciale e si impegna a fondo, dando vita ad un bel primo tempo. Il ghanese non risparmia un centesimo del proprio fiato, da trequartista alle spalle di Eto'o fornisce alcuni palloni preziosi tra cui quello che Eto'o tramuta nel vantaggio nerazzurro, e rischia di trovare un gol capolavoro con un bolide che per poco si spegne sul fondo. Ma anche in difesa svolge egregiamente il proprio compito, riuscendo a spezzare spesso e volentieri la manovra genoana. Insomma, c'è di che rallegrarsi.
E anche l'inizio ripresa promette bene, visto che dopo pochi minuti si inventa uno scambio veloce con Mariga che poi conclude in porta. Poi, arriva il 2-1 del Genoa e in quel momento Leonardo decide di cambiare qualcosa, inserendo Biabiany e richiamando in panchina il ghanese, cambio del quale il primo a stupirsi è proprio lui. Una notizia accolta dal giocatore in un modo che peggio non si può: si avvicina alla panchina stancamente, beccandosi anche un giallo; dà un cinque svogliato a Leonardo, poi arriva a strattonare Baresi che gli si era avvicinato per abbracciarlo. Una scena pessima, con la quale è riuscito a rovinare una serata fin lì brillante.
Proprio per questo motivo, lo stupore del giocatore può anche essere condivisibile, almeno a caldo: perché Muntari aveva fatto bene il suo mestiere, mentre Biabiany alla fin fine è risultato un po' evanescente, complice il rilassamento collettivo dopo il 3-1. Probabilmente, quella decisione di Leo è stata interpretata da Sulley come un segnale di sfiducia, o meglio, come l'ennesimo segnale di sfiducia nei suoi confronti, con conseguente contraccolpo psicologico notevole e risposta negativa. Ma con tutte le giustificazioni assegnabili al giocatore, rimane il fatto che reagendo in questa maniera Muntari ha spazzato via quanto di buono aveva fatto. Facendo precipitare le sue quotazioni proprio nella serata in cui, forse, la sua storia in nerazzurro poteva vivere una piccola svolta...
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