Muntari, Cambiasso, Zanetti. Salvo qualche sporadica modifica tattica, per tutto l'arco di questa stagione il centrocampo dell'Inter è vissuta lungo quest'asse, composta dal ghanese e dai due argentini. Una formula da recitare tutta d'un fiato, un po' come si faceva con le formazioni del calcio di una volta. Un terzetto che ha rivestito un'importanza a dir poco cruciale nelle fortune stagionali dei nerazzurri, ma al quale per la prossima stagione vanno aggiunti comunque degli "scudieri" di spessore. La campagna acquisti per la linea mediana rappresenterà per gli uomini mercato nerazzurri una partita molto importante: l'arrivo di Thiago Motta in questo senso rappresenta senz'altro un investimento di valore, ma non basta, la dirigenza di Corso Vittorio Emanuele dovrà necessariamente muoversi per trovare almeno un altro paio di elementi.

In modo particolare, l'innesto più importante, anche perché richiesto esplicitamente da José Mourinho in persona, è quello del cossiddetto numero "10", ovvero di un giocatore che possa fare da collante tra centrocampo e attacco e ispirare a dovere le punte dando loro l'ultimo passaggio. Insomma, coprire quel ruolo che per buona parte della stagione è toccato, con ottimi risultati, a Dejan Stankovic. In questo senso, Mou ha già un suo candidato ideale: trattasi di Anderson Luiz de Sousa, meglio noto come Deco. Rifinitore di grande classe ed esperienza, caldeggiato dallo Special One con il quale, stando alle sue parole, è "cresciuto insieme", e ha vinto la Champions nel 2004 col Porto (e col quale condivide il procuratore, così come per Carvalho). Un nome che però non sembra convincere fino in fondo Moratti e il suo staff, innanzitutto per l'età non più verdissima, e poi per il rischio di incappare in una richiesta troppo elevata da parte del Chelsea.

Esiste però un'alternativa, che risponde al nome di Wesley Sneijder, nazionale olandese del Real Madrid. Anch'egli dotato di un'ottima visione di gioco, rispetto a Deco però giocano a suo favore la carta d'identità (ha 25 anni), l'eclettismo (può coprire più ruoli, e si adatta perfettamente al 4-3-3 tanto caro a Mourinho nel quale potrebbe giocare centrocampista o esterno d'attacco), e il fatto che il Real sembra ben disposto a trattarne la cessione, al punto che qualche contatto pare esserci già stato a proposito. Si è vociferato nelle ultime ore di una richiesta di scambio con Maicon, ma questa sembra una soluzione poco praticabile: l'Inter sembra più disposta a offrire solo cash per assicurarsi il forte trequartista "oranje".

L'altra casella da riempire è quella del "playmaker", dell'uomo che detta i ritmi a centrocampo, del metronomo della manovra. Esteban Cambiasso in questi anni ha svolto il compito in maniera egregia, è indubbio, ma è altresì indubbio che l'avere al proprio fianco una spalla che può assolvere alle stesse funzioni potrebbe svincolarlo dal compito e offrirgli la licenza di proiettarsi in avanti, come da sua predisposizione. Diversi i nomi circolati: da Hernanes, che sembrava già acquisito ma per il quale la trattativa si è arenata, a D'Agostino dell'Udinese, fino a Felipe Melo e ad altre due ipotesi: una riguarda l'iberico dell'Arsenal Cesc Fabregas, affascinante ma oggettivamente al momento proibitiva, l'altra il Nazionale azzurro Daniele De Rossi, che invece non appare così impraticabile come viene dipinta. E' logico attendersi grandi novità, prossimamente sugli schermi nerazzurri... 

Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 27 maggio 2009 alle 20:47
Autore: Christian Liotta
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