Scaldate i motori, si parte. La Serie A è alle porte e, come ha detto il capitano Zanetti, vogliamo tutti un'Inter già pronta per il primo appuntamento. A Palermo, inutile dirlo, non sarà affatto facile. E guai a fidarsi della situazione poco chiara in casa rosanero. Via Stefano Pioli, il mangia-allenatori per eccellenza, al secolo Maurizio Zamparini, si è affidato al giovane Devis Mangia, in attesa di una risposta definitiva da parte di Delio Rossi. Una sorta di remake di quanto accadde lo scorso anno con il Bologna, sempre alla prima giornata. La speranza è che la lezione sia servita (al Dall'Ara si concluse con uno scialbo 0-0) e che nessuno abbassi la guardia.

Via Pastore, Nocerino, Sirigu, Liverani, Cassani, Bovo, Goian e Carrozzieri: il Palermo sarà molto differente da quello affrontato a Roma per la finale di Tim Cup, curiosamente l'ultimo appuntamento ufficiale della stagione passata. Dal Palermo al Palermo si potrebbe dire, cercando di omettere la parentesi pechinese della Supercoppa di Lega. Un Palermo diverso, si diceva, ma non certamente meno agguerrito.

E poi, bisogna dirlo, anche l'Inter sarà un'incognita. Sia perché, manco a dirlo, mancheranno già in tanti (fuori causa, tra gli altri, Maicon, Thiago Motta e Chivu), sia perché c'è una nuova guida tecnica. L'effetto Gasperini, si sapeva, non può dare risultati immediati, e chi critica a priori la difesa a tre cade in errore. Ogni sistema di gioco può essere quello giusto, ma è chiaro che c'è bisogno di tempo per assimilarne di nuovi. Tempo e pazienza: quanta ne avranno i tifosi? E quanta ne avrà Moratti? Ecco perché i punti interrogativi riguarderanno anche la squadra nerazzurra, dalla sistemazione in campo generale, a quella particolare (il ruolo di Sneijder, ad esempio). Il compito per l'ex allenatore del Genoa non si prospetta facile.

Ed è in questo senso che i tre punti del 'Barbera' e quelli successivi in ballo con il Trabzonspor in Champions sarebbero linfa vitale per il presente, ma soprattutto per il futuro dell'Inter. Partire con il piede giusto infonderebbe convinzione e morale nel nuovo progetto tecnico. Accendete i motori, si parte.

Sezione: Editoriale / Data: Sab 10 settembre 2011 alle 00:01
Autore: Alessandro Cavasinni
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