In campo, l'Inter di Gasperini sta prendendo forma. C'è ancora tanto da registrare, a partire dalla difesa e finendo con un attacco dove gli equilibri tra ali di ruolo e punte centrali vanno ancora individuati. Mentre si sviluppa il baccano mediatico legato alla tattica adottata dal tecnico di Grugliasco per l'esordio sfortunato di Palermo, in casa Inter c'è un tam-tam legato al progredire degli eventi per la dirigenza che verrà e che il presidente Massimo Moratti, consigliato dal figlio Angelo Mario - sempre più vicino alle vicende nerazzurre -, sta disegnando con attenzione. Le nuove figure andranno valutate al meglio per plasmare un organo competente che già adesso si stanzia a livelli altissimi, e i capolavori degli ultimi anni leggermente frenati dall'improvviso avvento del Fair Play Finanziario nelle ultime due stagioni rimangono comunque da rimembrare. Ma qual è la situazione attuale in Corso Vittorio Emanuele?

Nelle ultime ore, abbiamo registrato l'ennesimo corteggiamento di Gabriele Oriali al presidente Moratti e all'amata Inter: "Vorrei tornare in nerazzurro, l'Inter è casa mia e mantengo una speranza", ha detto Lele in sede di telecronaca. Vederlo in televisione ad esprimere commenti tecnici e non dietro la scrivania fa piangere il cuore dei tifosi nerazzurri e non solo: il presidente valuterà la candidatura di Oriali, uno che all'Inter ha dato tanto e che è stato mandato via per scelta di Rafael Benitez, il quale si portò dietro lo scudiero Amedeo Carboni, tutt'altro che fortunato nella sua esperienza nerazzurra così come il tecnico spagnolo. D'altronde, lo stesso Moratti in quel momento offrì un altro incarico a Oriali confermando di credere in lui, ma l'ex mediano rifiutò perché voleva rimanere al suo posto, sempre vicino alla squadra. Insomma, Lele spera di poter rientrare in gioco (vedremo, eventualmente, in quali vesti) e magari nello stesso momento in cui passerà dal campo agli uffici anche Marco Materazzi. Il leggendario difensore che ha l'Inter sulla pelle - è proprio il caso di dirlo - ha ammesso che, dopo aver lasciato per via di incomprensioni con Leonardo e volontà di cercare un'ultima esperienza da titolare e leader in campo senza però trovarla, è pronto a tornare alla casa madre interista, ma da dirigente. Con Moratti c'è già un accordo sulla parola, ora si studierà la posizione più accurata nell'organigramma nerazzurro dove già figure come Francesco Toldo o Luis Figo dimostrano quanto in società si punti su chi ha dato l'anima per i nostri colori.

Restano stabili le figure di affidamento come l'amministratore delegato e d.g. Ernesto Paolillo al fianco del quale agisce Stefano Filucchi, anch'egli intoccabile così come il 'ministro delle Finanze', Rinaldo Ghelfi. Stimato ogni giorno di più il selezionatore e osservatore giovanile Pierluigi Casiraghi, come il team manager Andrea Butti. Chi prenderà sempre maggior potere è Piero Ausilio, uno di cui si parla poco ma che convince nel suo lavoro sempre di più: da responsabile del mercato giovanile a autentico braccio destro di Marco Branca, con il quale agisce in simbiosi e ormai sempre più da leader. Insomma, Ausilio dalle parti di Corso Vittorio Emanuele pare essere un altro intoccabile perché si è guadagnato ampiamente i passi in avanti fatti negli ultimi mesi.

E poi c'è proprio lui, concludiamo con il 'primo della classe', Marco Branca: quale destino per il direttore dell'area tecnica nerazzurra? Massimo Moratti si fida sempre del dirigente di Grosseto che gli ha regalato trofei, soddisfazioni e colpi straordinari nella sua carriera dirigenziale, ma in Inghilterra continuano ad accostarlo al Manchester City. I rapporti con Mancini non sono idilliaci, per cui al momento è difficile crederci, dunque è assolutamente prematuro e fuori luogo parlare di un allontanamento del direttore tecnico. Parlare poi di Leonardo al suo posto è autentica utopia: il brasiliano da Parigi non vuole muoversi, sta benissimo e naviga nell'oro. Quel che è certo è che il caso Forlán non è stato gradito da Moratti e farà riflettere con totalità il presidente su ogni componente dell'area dirigenziale dell'Inter, per decidere poi a chi confermare la fiducia e chi invece sarà inserito come novità nell'organo nerazzurro. E' solo questione di tempo, ma l'Inter è pronta a evolversi anche dietro la scrivania, e non solo sul campo. I volti li scopriremo presto...

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Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 12 settembre 2011 alle 21:00
Autore: Fabrizio Romano
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