Oggi Demetrio Albertini è vicepresidente della FIGC, ma in passato è stato anche compagno di squadra di Samuel Eto'o. Chi meglio di lui potrebbe dunque interpretare i segnali da parte del camerunense, al centro di un trasferimento complicato all'Inter? "Et'o è un ragazzo orgoglioso ed è molto attento al lato economico della professione. La partita con l'Inter si gioca lì e non mi stupisce che voglia una buonuscita dal Barcellona. E' un personaggio particolare, brillante, originale nella vita privata. Mai conosciuto un tipo così fuori dal campo, ama circondarsi di cose belle ma è un grande professionista. Tra noi si è creato un bel rapporto, quando ci vediamo non ci si ferma mai al solo saluto. Sa­muel non è uno che fa tardi la notte, che frequenta locali... Non è un viveur, insomma".

Dal lato privato a quello tecnico: "Secondo me è il migliore al mondo nel ruo­lo, è semplicemen­te completo. E' forte, forte, for­te. Come del resto lo è Ibrahimovic, che però io non considero un centravanti ma un atipico. Nell'Inter dovrebbe giocare al fianco di Milito, ma io non l'ho mai visto ac­canto a un altro centravanti, nel senso che Samuel è sicura­mente una prima punta. Poi però ha caratteristiche dut­tili, ama rientrare, svaria­re. A volte ha giocato die­tro a Ronaldinho".

Sezione: News / Data: Dom 19 luglio 2009 alle 12:11 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Fabio Costantino
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