CASTELLAZZI 5,5 – Per quasi un’ora è spettatore non pagante, il primo intervento è una parata facile facile a terra su tiro di Ledesma molto lento. Più insidiosa poco dopo la conclusione di Candreva che devia in corner; dal quale arriva il gol di Kozak sul quale non appare del tutto esente da colpe.  Poi era troppo potente il tiro di Candreva che porta la Lazio in vantaggio. Discreto riflesso su Kozak nell’occasione del gol del 3-1 di Mauri.

MAICON 5,5 – Prova a dare il suo contributo, riesce anche a strappare il calcio di rigore prendendo il contatto dentro l’area per pochi centimetri. Ma nell’azione del gol di Candreva, Lulic lo aggira come fosse un paletto di uno slalom gigante. Cerca riscossa provando anche a impensierire Bizzarri da fuori area.

LUCIO 6 – Venti minuti senza particolari problemi, poi un ottimo intervento in chiusura su Kozak. Provvidenziale anche una chiusura su Candreva poco prima del gol del vantaggio laziale. Tenta anche la conclusione vincente da posizione improbabile. Nell'azione del gol di Mauri si trova sbilanciato così come tutta la squadra. 

SAMUEL 5 – Provvidenziale al pronti-via su Mauri lanciato in rete; sempre affidabile almeno fino a quando fa saltare la marcatura da Kozak nell’occasione del pareggio. Bucato dal ceco nell’azione del 3-1.

NAGATOMO 5,5 – Prova subito a far fruttare la sua velocità in avanti, mettendo due palloni interessanti in mezzo nei primi minuti. I problemi li dà però l’ottimo Candreva in fase difensiva. Gradualmente la sua spinta si esaurisce.

ZANETTI 5,5 – Anche lui tocca con mano la ruvidezza dei laziali: strappa a Lulic la prima, legittima ammonizione della partita. Poco appariscente, solo un affondo a punire Konko. Applausi per lui dall’Olimpico quando aiuta il castigatore Candreva colpito da crampi.

GUARIN 6  – E’ l’elemento che crea i primi veri pericoli per la Lazio: spolvera il guantone di Bizzarri con una gran conclusione da fuori che costringe il portiere argentino alla super-parata, poi dopo poco da pochi passi calibra male la conclusione. Dopo il gol del 2-1, continua a provarci ma senza la giusta lucidità.

CAMBIASSO 5,5 – Qualche botta di troppo: una alla caviglia dopo due minuti, poi una pallonata involontaria di Samuel che lo stende. Qualche errore iniziale in appoggio, appare a volte poco reattivo. Getta via una buona occasione in mischia,

POLI 6 – Generoso e propositivo, anche se forse un po’ troppo scomposto.  Però pressa, si porta in avanti, costruisce anche una bella azione che Milito sciupa malamente in conclusione. DAL 76’ LONGO SV – Il suo debutto in Serie A arriva in un momento delicato per l’Inter: quindici minuti nei quali Stramaccioni tenta il tutto per tutto. Purtroppo, però, non ha molte occasioni per mettersi in mostra.

ALVAREZ 5 – Tempistica da rivedere: un contropiede ottimo sfuma perché trattiene troppo il pallone. In posizione ideale per tirare viene poi ignorato da Milito. Anche un cross sprecato su contropiede al bilancio. Grigio. DAL 61’ PAZZINI 5,5 – Prima del match, la brutta notizia della mancata convocazione per Euro 2012. Entra poco dopo la rete del pareggio, e la sua prima conclusione, servitagli da Milito, finisce in Curva Sud. La seconda, a pochi centimetri da Bizzarri, trova il palo (con la complicità netta di Biava) a dirgli no. Un frammento che vale un’intera stagione…

MILITO 6 – Stramaccioni lo vuole attivo a tutto campo, pronto a rientrare sui calci piazzati e a spingersi in avanti. Spazi non ce ne sono e lui allora si inventa costruttore di gioco, come dimostra l’uno-due con Guarin. Purtroppo spreca la grande occasione servita da Maicon, colpendo a lato. Ci vuole un nuovo tiro dal dischetto, trasformato in maniera impeccabile, per sbloccare la gara. Pochi istanti dopo, rischia di trovare lo 0-2 su erroraccio di Konko, ma Bizzarri salva tutto. Nella ripresa gli arrivano in verità pochissimi palloni. DAL 93’ JUAN JESUS SV – Quando ormai è tutto finito, la gioia (per così dire) di 40 secondi di debutto in Serie A.

ALLENATORE: STRAMACCIONI 5,5 – Doveva essere un’Inter da battaglia, si vede più che altro un’Inter accorta, che ha buone occasioni ma ha la colpa di sciupare troppo al cospetto di una Lazio troppo rinunciataria almeno fino a inizio ripresa, quando i biancocelesti prendono fiducia e per l’Inter, come a Parma, arriva il black-out: come al Tardini, impressiona la sequenza dei gol, due arrivati a stretto giro di posta, l’ultimo nel recupero. La stagione si chiude con un sesto posto che oltre a simboleggiare un’annata da dimenticare, nonostante gli ottimi sforzi del tecnico, porterà con sé le prime scorie anche nell’inizio della prossima stagione.

LAZIO: Bizzarri 6,5; Scaloni 6, Diakité 6, Biava 6, Konko 5,5; Cana 6, Ledesma 5,5; Candreva 7 (92’ Zampa sv), Mauri 6,5 (93’ Garrido sv), Lulic 6,5 (83’ Gonzalez sv); Kozak 6,5. Allenatore: Reja 6,5.

ARBITRO: DAMATO 7 – Fischia il giusto, vede sempre bene anche in occasione del rigore di cui si prende completamente le responsabilità: un contatto con Ledesma dentro di pochi centimetri.
ASSISTENTI: MAGGIANI 7 – COPELLI 7.

Sezione: Le Pagelle / Data: Dom 13 maggio 2012 alle 22:50
Autore: Christian Liotta
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