Nel giorno dell'apertura del raduno pre-Europei della Nazionale italiana, il ct azzurro Cesare Prandelli spiega quali motivazioni lo hanno portato a decretare alcune esclusioni eccellenti specie in attacco, come quella dell'interista Giampaolo Pazzini: "Sei attaccanti sono quelli che servono per il nostro modo di giocare. Abbiamo fatto le nostre valutazioni su giocatori che possono esprimersi al 100% nel nostro contesto di squadra. Gli esclusi sono stati valutati solo sul piano tecnico. Quando non vieni scelto ti senti sempre di aver subito un torto, ma le mie sono scelte meritocratiche. Non ci sono centravanti? Oggi non c'è più un attaccante fermo in attacco. Balotelli può giocare in quel ruolo ma anche sugli esterni, così come Di Natale e Giovinco che hanno segnato molto senza dare punti di riferimento". 

Prandelli fa anche una precisazione sul suo futuro, dovuta anche alle voci che nelle scorse settimane lo davano nel mirino dell'Inter. Già più volte noi abbiamo specificato come l'impegno di commissario tecnico fosse incompatibile con quello di allenatore, e oggi lui ha fugato i residui dubbi: "Voglio restare fino ai Mondiali in Brasile", ha detto il ct di Orzinuovi. 

Sezione: News / Data: Lun 14 maggio 2012 alle 12:34 / Fonte: TMW
Autore: Christian Liotta
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