"Ho iniziato a seguire l'Inter facendo subito da zero a cento: era il maggio del 1989, a casa di mia nonna ho visto il giro di campo dell'Inter dei record che festeggiava lo Scudetto. Ho visto lo stadio bellissimo, il tricolore sventolato da Brehme, Matthaus e Nicola Berti, bellissimo, con quella faccia simpatica. Diciamo che è stata una questione cromatica, perché mi piaceva molto l'accostamento tra blu e nero, e ho detto subito che avrei tifato quella squadra". Così Alessandro Cattelan, ospite del canale Youtube di Fabio Caressa, descrive come è nato il suo tifo per l'Inter. "Ho iniziato ad appassionarmi fortemente, forse perché ho vissuto subito gli anni bui. Ma poi ho vissuto le grandi gioie". Ecco alcuni passaggi dell'intervista.

La prima volta allo stadio?
"Ho dovuto aspettare un collega di mio padre tifosissimo del Cagliari che ci portò a vedere Inter-Cagliari 1-2 nel 1995-1996, nel settore ospiti. Eravamo anche andati in vantaggio con Ruben Sosa, poi però segnò Dely Valdes e Paganin fece autorete. Ricordo che al nostro gol esultai col pugno in tasca...".

La rivalità con Milan e Juve?
"Il male, ma in maniera sana. Sono felice di 'odiarli' in maniera sana, con gli sfottò quando si perde. Penso anche agli striscioni di Denzel Dumfries e Massimo Ambrosini, per me vanno bene. Negli anni ho patito più la Juve, poi a Milano ti sale di più la febbre da derby. Vengo da Tortona, al centro del triangolo industriale Milano-Torino-Genova; la mia classe era equamente distribuita tra juventini, milanisti, interisti, genoani, torinisti e doriani".

L'importanza dell'Inter?
"Emotivamente tantissima, ancora oggi patisco il giorno dopo. A me piace lo sfottò ma non lo faccio mai; non scrivo ai milanisti o agli juventini se li battiamo, perché so che stanno soffrendo. Dopo la finale di Champions di Istanbul, alla fine della partita ero andato a dormire con un senso di orgoglio per come avevamo giocato. La mattina dopo mi volevo buttare giù dal balcone... Non ho più rivisto quella partita". 

Il derby e la festa della seconda stella?
"All'inizio non davo troppa importanza al fatto di vincere lo Scudetto nel derby, però devo dire che vincerlo lì è stato molto soddisfacente. Però penso che la vittoria più bella dal punto di vista del godimento l'abbiano ottenuta i milanisti nel 2003 in Champions League battendo Inter prima e Juve poi. La festa è stata roba da Mondiali, io sono andato alla festa della società in Piazza Duomo poi sono andato in giro con mia moglie e mia figlia piccola che era gasatissima. La grande è interista ma lo fa più per farmi contento... Ne parlavo con un mio amico milanista: due anni fa sono rimasto mio malgrado incastrato nella festa del Milan, e devo dire che non fu così: c'erano due ali di folla in Corso Sempione ai lati della strada col pullman che passava in mezzo. Quest'anno è stato un delirio; forse abbiamo sfogato tutta insieme un'attesa che, visto anche che l'altro titolo arrivò durante il Covid, è durata 14 anni".

Preferisci questa Inter o l'Inter di Mourinho?
"Faccio fatica a scegliere. Da una parte c'è la cazzimma di un gruppo che andava a fare la guerra contro tutti, aspetto bellissimo del calcio; questa invece ti fa divertire, vai allo stadio per divertirti. Ero a vedere Inter-Torino, a un certo punto mi sono detto che quando l'Inter ti mette lì ti martella costantemente. Poi ci sono partite che ci sono andate bene, come con Fiorentina e Verona". 

Se ti dico 5 maggio?
"L'Inter mi ha dato più delusioni che gioie. Quel giorno stavo giocando e sentivo la gente che commentava le reti, pensavo che la Lazio potesse giocare un po' rilassata. Però mi ha fatto più male lo Scudetto di due anni fa: nel 2002 non avevo mai visto l'Inter vincere lo Scudetto, però quella Juve era fortissima". 

Alla fine dell'intervista, Cattelan racconta le sue aspettative sul futuro dell'Inter.
"Siccome pensiamo sempre a fare meglio, dico di rivincere il campionato. Per la Champions, devo dire che il peccato è stato uscire così presto a Scudetto già vinto: ti ha afflosciato la tensione emotiva, a febbraio l'annata era già chiusa. Anche un quarto di finale in più poteva andare bene".

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Sezione: Copertina / Data: Sab 18 maggio 2024 alle 21:05
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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