“Non ero tanto preoccupato dal come attaccarli, quanto dall'evitare che facessero il loro gioco”. Parole e musica di Pep Guardiola, tratte del sesto episodio della serie 'Together: Treble Winners' lanciata su Netflix e dedicata alla cavalcata strepitosa del Manchester City nell’annata 2022/23. Culminata, appunto, con la vittoria della Champions League contro l’Inter di Simone Inzaghi. Un allenatore cresciuto tanto negli ultimi anni, sia dal punto di vista mediatico che tattico, soprattutto proprio nel day after di Istanbul e dello scontro alla pari con l’armata di Pep. Uno dei primi ad aver capito bene il reale valore e la forza del piacentino, ora a caccia del primo scudetto da allenatore (e per l’Inter vorrebbe dire seconda stella...) che si tradurrebbe nel dolce e meritato dessert dopo la scorpacciata di Supercoppe e Coppa Italia.

L’Inter è una delle migliori squadre d'Europa con un grande allenatore e un ottimo gioco; gli schemi sono decisamente buoni e lo sapevamo. Sapevamo che sarebbe stato difficilissimo e non solo perché sanno difendersi”, un altro concetto chiave espresso nella docuserie da Guardiola, che già ad inizio stagione - nella conferenza stampa pre Stella Rossa -, aveva posto l’accento sulla forza dell’Inter e sulla modernità di Inzaghi. “Guardate cosa è successo alla squadra che abbiamo battuto: in Serie A ha vinto il derby 5-1 - aveva ricordato il tecnico del City -. Ho sempre saputo che stavamo affrontando una squadra incredibilmente forte. Lo hanno dimostrato, dandoci del filo da torcere, e la nostra vittoria è stata sofferta. Poi la moneta è caduta a nostro favore”.

È però all'edizione 2023 del 'The Best FIFA Men's Coach' che Guardiola ha voluto elogiare pubblicamente il collega Inzaghi nella cornice dell'Eventim Apollo Theatre di Londra, subito dopo la vittoria del premio: “Voglio condividere il premio con Simone Inzaghi e Luciano Spalletti - le parole uscite dalla bocca dello spagnolo, che tra le mani stringeva il prestigioso riconoscimento -. Complimenti a Luciano per l'incredibile stagione con il Napoli, hai vinto lo scudetto dopo tanti, tanti anni. E complimenti anche a Simone, soltanto io so come è stata dura giocare la finale di Champions contro la tua Inter, una squadra meravigliosa” che corre spedita verso la seconda stella, affamata di nuovi record.

L’attuale primo posto in classifica a 79 punti vede l’Inter a +14 sul Milan e a +20 sulla Juventus, con 73 gol fatti e 14 subiti e una differenza reti monstre di +59. Nelle prime 30 giornate sono arrivate 25 vittorie (l’unico precedente nel 2006/07, 25 anche in quel caso con Mancini in panchina), una sola sconfitta e quattro pareggi, con tanti successi e nessun ko nei big match. Lautaro&Co sono sempre andati in gol in tutte e 30 le gare giocate (come la Juve 2013/14 di Conte), collezionando anche 19 clean sheet in campionato. Come l’Inter dei Record di Trapattoni. Un caso? Per niente, il merito è (anche) del grande lavoro di Inzaghi. Lo dicono i numeri, lo conferma il Guardiola-pensiero.

Sezione: Editoriale / Data: Mer 03 aprile 2024 alle 00:00
Autore: Stefano Bertocchi / Twitter: @stebertz8
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