La coperta dell’Inter, almeno per quanto riguarda la difesa, è corta. Luciano Spalletti, oltre a titolarissimi Milan Skriniar e Joao Miranda, ha a disposizione solo un centrale di ruolo: Andrea Ranocchia. Il giovane e promettente Zinho Vanheusden, dopo l’infortunio subito, sta lavorando duramente per tornare il prima possibile, ma è chiaro che non potrà essere né al top né a disposizione del mister di Certaldo già a gennaio. Ecco perché Walter Sabatini pensa a come rinforzare il reparto, anche se non è prevista alcuna spesa folle. I nomi sul taccuino del dirigente nerazzurro sono tanti. Tra questi c’è quello di Paulo Díaz. Shalimar Reynal, uno degli intermediari per l’estero che cura gli interessi del cileno, lo scorso mese, senza mezzi termini, ai microfoni di cooperativa.cl, aveva dichiarato come lo “vedesse in nerazzurro già a gennaio”. Bernado Romeo, il manager del San Lorenzo, in esclusiva per FcInterNews.it (rileggi qui l’articolo), pur sottolineando l’importanza del giocatore per il suo club e come si fosse reso conte che piacesse a svariate squadre, aveva puntualizzato di non aver ricevuto nessuna proposta ufficiale da Milano per il centrale.

Oggi c’è da rendere conto dello sviluppo della vicenda, con qualche novità di rilievo. Secondo quanto appurato in esclusiva da FcInterNews.it per portare a casa il cartellino del giovane di Santa Cruz basteranno 6 milioni di euro, con o senza il benestare della squadra argentina. Nel contratto di Díaz è infatti inserita una clausola rescissoria di questa entità. Niente aste, né giochi al rialzo quindi. Ma con la possibilità, comunque da tener presente, che qualsiasi società potrebbe investire tale somma e bruciare la concorrenza. E allora perché nello specifico l’Inter non stacca un assegno di 'soli' 6 milioni se è davvero convinta della capacità del giocatore? Semplice, per via dello status da extracomunitario del calciatore. I nerazzurri hanno già occupato uno dei due slot disponibili con Dalbert, quello vacante sembra essere destinato a Ramires. Con il risultato che fino alla sessione estiva, qualora venisse confermato l’arrivo del centrocampista brasiliano dalla Cina, la società di Corso Vittorio Emanuele non potrebbe tesserare e utilizzare altri calciatori sprovvisti del passaporto del Vecchio Continente.

Su Díaz si aprono perciò plurimi scenari. Un'ipotesi da non scartare porta a pensare che il cileno potrebbe comunque arrivare in Italia, in una società amica, avere sei mesi di tempo per ambientarsi e poi fare le valigie per Milano. Sabatini, che comunque non è nuovo a colpi di questo di tipo, di giocatori non troppo conosciuti o sponsorizzati che poi si rivelano degli acquisti più che azzeccati, continuerà a monitorare con attenzione la situazione del cileno. E poi in base alle esigenze dei nerazzurri deciderà come muoversi al meglio per il suo club. Consapevole però che basteranno solo 6 milioni di euro per portare via Díaz dal San Lorenzo. E del rischio che altri possano arrivare prima.

Sezione: Esclusive / Data: Lun 13 novembre 2017 alle 16:19
Autore: Simone Togna / Twitter: @SimoneTogna
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