Ian McIntyre, l’allenatore che ha lanciato Tajon Buchanan, allenandolo alla Syracuse University dall’agosto del 2017 al dicembre del 2018, descrive ai microfoni di FcInterNews l’esterno del Bruges, ormai prossimo a vestire la maglia nerazzurra.

Quanti anni aveva?
“18 e 19. Inizialmente era una matricola, poi è stato uno studente e atleta del secondo anno alla Syracuse University”.

Cosa ha pensato la prima volta che l’ha visto giocare?
“Tajon mi era stato consigliato da un allenatore che conoscevo. E aveva partecipato a un ritrovo calcistico tenutosi qui in Università nel gennaio del 2016. Era stato fantastico e si era distinto da tutti gli altri calciatori presenti. Era diretto, tecnico, uno che scompigliava le carte. Era ovvio fossimo davanti ad un calciatore di grandissimo talento”.

Che tipo di ragazzo era?
“Una persona meravigliosa. Un assiduo lavoratore, altruista e un grande compagno di squadra. Tranquillo, serio, ma anche con un grande senso dell’umorismo”.

Che ruolo ricopriva da voi?
“Attaccante nel 3-5-2”.

Ricorda una partita in particolare dove Tajon mostrò le sue qualità?
“Era stato selezionato nel Team All-ACC dopo una stagione da 8 gol e 4 assist nel 2018. Era il terrore delle difese e mandava in visibilio la folla con la sua esultanza con la capriola (alla Oba Oba Martins, tanto per intenderci, ndr). Ricordo che segnò per noi una tripletta in quella annata. Già allora si poteva dire che avesse davanti a se un futuro radioso”.

Pensava fosse un predestinato?
“Tajon è sempre stato dotato dal punto di vista atletico. Ed era anche sempre quello più in forma della nostra squadra. I suoi numeri nei test fisici restano tra i migliori di quelli che abbiamo mai avuto. È sempre stato motivato a mettersi alla prova ad ogni livello. Ha sempre ottenuto ogni cosa con merito, anche se partiva da un vantaggio meraviglioso. Era molto emozionante vederlo all’opera con le sue capacità quando superava i giocatori con o senza la palla”.

Pensava potesse eventualmente arrivare in un top team come l’Inter?
“Probabilmente no quando l’ho visto nel gennaio del 2016. Poi però con molto orgoglio l’ho visto migliorare. Ha trovato un modo per aiutare qualsiasi squadra in cui ha militato e ad ogni livello. Quando l’ho visto destreggiarsi con successo nel Mondiale del 2022 in Qatar, sentivo che avrebbe potuto salire anche di livello in Europa”.

Cosa ne pensa del suo possibile passaggio all’Inter?
“Ovviamente sono molto emozionato. Ma penso anche che Tajon abbia il giusto temperamento per gestire un trasferimento del genere”.

Quindi è orgoglioso di lui?
“Tutti qui a Syracuse lo sono. Buchanan è un meraviglioso ambasciatore del nostro programma di calcio, oltre che dell’Università di Syracuse”.

Cosa significa per voi che Tajon possa firmare per l’Inter, uno dei club più prestigiosi del mondo?
“Per me sarà il momento di darmi un pizzicotto. E sono sicuro che molti tifosi di Syracuse diventeranno interisti”.

Pensa che oggi possa ricoprire con successo il ruolo da esterno nel 3-5-2?
“Credo che oggi per lui sia il ruolo migliore. E lo ha già svolto con successo nel club e nella sua Nazionale”.

È vero che Buchanan abbia un carattere forte, ma difficile?
“No, è un giocatore motivato, duro, resistente, che combatte per la sua squadra. Il suo ritmo di lavoro è eccezionale e gioca con un entusiasmo contagioso. È un giovane tranquillo che, immagino, a volte può essere interpretato erroneamente come distaccato. Ma è una persona adorabile”.

Qualcosa da aggiungere?
“Tajon non è nato con la camicia. È uno che cerca sempre di mettersi alla prova al livello successivo di quello che ha raggiunto. Ha percorso un viaggio calcistico atipico, ma credo che questo lo abbia preparato ad abbracciare questa meravigliosa opportunità e le sfide future”.

ACQUISTA QUI I PRODOTTI UFFICIALI INTER!

Sezione: Esclusive / Data: Mar 02 gennaio 2024 alle 22:10
Autore: Simone Togna / Twitter: @SimoneTogna
vedi letture
Print