"Dopo la conquista del Tricolore provo gioia e emozione. Per la gioia è facilmente capibile il motivo, la forte emozione è per aver vinto lo scudetto della seconda stella in casa del Milan". Così Ernesto Pellegrini festeggia il trionfo dell'Inter dalle pagine di Tuttosport. "Quella con i rossoneri è stata certamente una partita non difficile. Sembrava sulla carta più complicata, poi, a parte gli ultimi minuti, è andata via liscia. Mi aspettavo una bella corsa, sicuramente un’Inter vincente, ma non così vincente. Oggi ci sono 17 punti di vantaggio sulla seconda, a memoria un distacco del genere non me lo ricordo. L'uomo scudetto? Beppe Marotta. È stato di una bravura incredibile a costruire una squadra vincente, con pochi spiccioli tra l’altro. Io mi ricordo bene la mia Inter. Ho dovuto comprare Matthäus, Brehme, Diaz, Bianchi, Berti, almeno cinque fuoriclasse, che indubbiamente erano costati parecchio. Quest’Inter è costata poco".

Steven Zhang, invece, Pellegrini lo definisce "uno che non appare, ma si sente. I fatti parlano a suo favore. È una brava persona, ha dimostrato di essere anche un bravo dirigente. Certo. Marotta, Ausilio e Baccin hanno lavorato benissimo, è questo il punto. Io poi resto convinto che finché Marotta rimarrà all’Inter, i nerazzurri continueranno a vincere. Chi apprezzo di più trai calciatori? Lautaro innanzitutto. Poi il piccolo Matthäus, cioè Barella".

Elogi anche per Inzaghi. "Un bravo allenatore. Silenzioso, non si esalta, non si deprime. Partito in sordina, è arrivato lontano. Sa motivare i giocatori, assomiglia al Trap come personalità e carisma. Nella prossima stagione i nerazzurri possono puntare a vincere la Champions. Se viene confermata questa squadra, magari rinforzata, non so dove, non compete a me".

Sezione: Focus / Data: Mer 24 aprile 2024 alle 09:40
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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