Quella con la Spagna era una 'partita estrema', a quella contro la Croazia che definizione diamo? Così Sky Sport incalza il ct dell'Italia, Luciano Spalletti alla vigilia del match contro i Vatreni. "Ci sono partite dove c'è la giusta pressione perché hanno molta importanza dal punto di vista del risultato, che coinvolgono il sentimento di molte persone per cui va saputa gestire. Poi è sempre lo stesso: fare il massimo momento dopo momento così stai a posto con la coscienza".

Cambia il piano tattico domani ?
"Ho detto le stesse cose ai ragazzi perché si può cambiare un elemento perché ha caratteristiche diverse ma tutto passa sempre da lì: io sono più tranquillo quando ce l'abbiamo noi e più in tensione quando ce l'hanno gli altri. Qualche volta però siamo costretti a subire il gioco della squadra avversaria ma noi vogliamo fare la nostra partita. Sarebbe un gravissimo errore entrare in campo pensando che a noi basta il pareggio per qualificarci. Questo atteggiamento ci metterebbe in difficoltà".

Quali sono le differenze tra Scamacca e Retegui?
"Scamacca è un calciatore più estroso, ti puoi aspettare qualsiasi cosa da lui. È l'errore che non ti aspetti, era una palla di facile gestione. È più istintivo ed estroso nelle giocate. Retegui è più lineare, ma quando ha la palla da sfruttare in questo è più naturale, è difficile che sbagli. Abbiamo a che fare con due giocatori forti e non bisogna dimenticare Raspadori, che è bravissimo da un punto di vista tecnico e alla partecipazione al gioco di squadra".

Cosa ti aspetti dalla Croazia? Può cambiare qualcosa rispetto alle altre partite o sempre con Brozovic, Modric e Kovacic?
"Me l'aspetto così. Con il 4-3-3 o il 4-2-3-1. Poi con il passare dei minuti faranno in modo che la partita venga fuori perché hanno bisogno della vittoria, saranno costretti a sbilanciarsi come con l'Albania, in cui hanno attaccato alla luna bianca. È una squadra fortissima nel palleggio e dal punto di vista tecnico: sono maestri a cercare gli spazi".  

Sezione: Focus / Data: Dom 23 giugno 2024 alle 18:43
Autore: Egle Patanè
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