Considerando la squalifica di Roberto Mancini, nella conferenza stampa pre-match ad Appiano Gentile tocca al direttore sportivo Piero Ausilio rispondere alle domande dei giornalisti presenti, che ovviamente lo hanno incalzato circa gli ultimi movimenti di mercato e quelli che, verosimilmente, modificheranno l'attuale rosa a disposizione del tecnico jesino. Alla vigilia della gara di Serie A particolarmente importante contro il Chievo Verona, spazio quindi alle parole del ds nerazzurro, riprese dall'inviato di FcInterNews.

Dopo le ultime gare, vi sentite penalizzati dagli arbitri?
"Non ci sentiamo delle vittime, ci siamo limitati a esternare ciò che c'era da dire. Alcune sensazioni c'erano e le abbiamo manifestate, questo sì. Non pensiamo che gli ultimi risultati siano colpa degli arbitri, anche noi abbiamo delle responsabilità. Sarebbe riduttivo attaccarci ai direttori di gara, ma basta parlare di questo. Vogliamo ripartire già da domani contro il Chievo".

Mancini potrebbe andare via a fine stagione?
"Ci fa sorridere questa cosa, in Italia si parla tanto. Lui è contento con noi e noi siamo felici di lui, siamo tutti estremamente soddisfatti".

Sono stati mancati degli obiettivi di mercato a gennaio?
"Voglio essere sincero. Quello che abbiamo fatto è stato ovviamente concordato da tutti. Sia sportivamente parlando che a livello economico. Ci sono tanti giocatori di qualità che possono fare la differenza, ma non sempre sono raggiungibili. Abbiamo preso uomini bravi e che si potevano acquistare. Tante volte abbiamo dovuto precisare delle cose inerenti al Financial Fair Play, regole che dobbiamo assolutamente rispettare. Qualora queste venissero a mancare ci sarebbe da soffrire, soprattutto per i tifosi, ma sono convinto che la squadra costruita era e rimane ottima. I giocatori arrivati sono forti, presi da grandi squadre facendo un lavoro super. Siamo tutti contenti, anche se adesso è un momento un po' così. Mancini è lo stesso allenatore che ha creato l'Inter vincente di qualche anno fa, serve a tempo anche a lui. I risultati arriveranno".

Quanto è importante la gara di domani?
"Conta solo vincere, mi accontenterei anche di un punteggio come il tanto criticato 1-0 di inizio stagione. Contano solamente i tre punti contro il Chievo Verona".

Può darci qualche nome sulla formazione come fa Mancini?
"Io sono meno buono del mister, quindi svelo solo Icardi".

Cosa è successo in questo periodo?
"Non può esistere una squadra che riesca a correre per tutta la stagione, e parlo anche dei gruppi migliori. Quello dell'Inter è quindi compreso, rinnovato con tanti uomini provenienti da altre società. Sapevamo che sarebbe arrivato un momento difficile, ma l'Inter ha sempre lottato nonostante la sfortuna. A volte capitano dei periodi sfortunati, anche più lunghi, e gli episodi talvolta si racchiudono nello stesso momento. Siamo comunque vivi, non abbiamo ancora deciso il nostro destino, ci sono tante partite davanti e sappiamo come superare queste difficoltà. Siamo uniti e non ci interessa quanto arriva da fuori, dobbiamo essere più forti delle critiche".

Come si spiega l'ambientamento difficile di Perisic e Kondogbia?
"Hanno fatto bene finora, ma possono fare meglio. Io non voglio dare peso al prezzo del cartellino, ed è giusto dare tempo a Ivan e Geoffrey. Soprattutto a Kondogbia, ha bisogno di conoscere tutto: compagni, stampa, Paese e tutto il resto. A volte i media sono più attenti a lui rispetto ad altri, non bisogna sempre pensare al suo prezzo. Un parametro zero e un giocatore da 30 milioni per me valgono in egual modo".

Sulle prove del francese ha quindi pesato il prezzo del cartellino?
"Non saprei, è solamente un ragazzo. Deve ancora crescere e ha bisogno di essere seguito con tanti consigli. Lui è serio, un ottimo professionista e un grande talento. Le chiacchiere saranno presto dimenticate".

FFP: l'Inter rispetterà i patti?
"In società ci sono persone che sono in contatto costante con la UEFA. So di aver rispettato tutto quanto era stato chiesto, quindi sono tranquillo. Abbiamo rispettato le regole costruendo un'ottima squadra".

Caso Alvarez: quando arriverà la sentenza?
"Non conosco i tempi, conosco solo il contratto che è molto semplice. Non veder riconosciuti certi diritti mi porta a essere sorpreso. Prima o poi saranno riconosciuti i nostri diritti".

Perché l'acquisto di Eder e non quello di un centrocampista centrale?
"Avremmo potuto prendere solamente un giocatore. All'inizio ci siamo indirizzati su un centrocampista, ma non abbiamo individuato quel profilo di qualità che in tanti hanno pensato. Nel calcio si può giocare in tanti modi, quindi abbiamo valutato tutto con il mister ritenendo opportuno prendere qualcuno per l'attacco. Eder è diverso dai giocatori che ci sono in rosa, il nostro reparto è tra i migliori e i nostri attaccanti sono tutti differenti per caratteristiche. L'ex Sampdoria ha completato il reparto, non potevamo fare un centrocampista, quindi abbiamo tolto dal mercato Gnoukouri. L'anno scorso ha fatto bene ed è una risorsa per noi, Mancini lo stima e pensiamo che con lui la mediana sia completa".

Quindi non c'era un regista raggiungibile?
"Può essere. Per costi e qualità non abbiamo individuato alcun interprete che potesse fare al caso nostro".

Gli svincolati possono essere una soluzione?
"No, la nostra rosa è a posto così".

Perché Mancini è apparso nervoso?
"Bisogna fare delle distinzioni, poi dovrebbe rispondere il mister. Non lo trovo nervoso, ho pranzato più con lui che con la mia famiglia in questo periodo (ride, ndi). Lo trovo molto tranquillo, solo alcune cose lo fanno arrabbiare. L'espulsione contro il Milan non è comprensibile, è normale un po' di arrabbiatura in questi casi. Ma non c'è alcun caso, bisogna analizzare solo il momento e l'episodio. Le partite bisogna vederle bene, e dico che nel primo tempo abbiamo fatto più del Milan. Nel secondo tempo, invece, fino al rigore l'Inter c'è stata. Mancava un cartellino rosso, abbiamo sbagliato il rigore ed è normale che la gara sia cambiata. Sono convinto che, in superiorità numerica, la partita sarebbe stata differente".

Capitolo terzini: qualcosa cambierà?
"No, le cose che sono venute fuori ultimamente non sono vere. Per qualche giorno ci prenderemo una pausa sul mercato per concentrarci sul campionato. Stiamo progettando il futuro e abbiamo già delle idee".

Qual è la situazione di Banega?
"Sappiamo che è in scadenza di contratto, lo stiamo seguendo ma ad oggi non c'è nulla di più".

Lavezzi è un'opzione per l'anno prossimo?
"I giocatori in scadenza sono occasioni vantaggiose, e non mi risulta abbia preso ancora una decisione per l'anno prossimo. Non si può discutere un giocatore come lui, lo stiamo valutando".

Qual è la verità circa la clausola di Banega?
"Non conosco questa clausola".

Come valuta la gestione di certi calciatori che vengono impiegati dopo tanto tempo?
"Le scelte sono di Mancini, ma le considerazioni vanno fatte in modo completo: l'effetto-sorpresa può avere dei risultati positivi, come Montoya a Udine. Lo stesso vale per D'Ambrosio e Nagatomo nel match con la Roma. Tutti giocarono un'ottima gara, mentre Santon ha fatto tantissime partite. Non ha giocato per infortunio di recente, solo per questo ha fatto un po' di fatica. Contro il Milan è stato riproposto, ma qualche errore è arrivato per stanchezza. Io la vedo così".

Quanto è importante la qualificazione alla prossima Champions League?
"Ci sono due scenari, uno con e l'altro senza Champions. Il lavoro viene impostato in un certo modo, a volte si può fare tutto, altre no. La Champions cambia il mercato, speriamo possa arrivare la qualificazione per poterci muovere di conseguenza".

FcIN - Pirlo è mai stato vicino all'Inter?
"No, Pirlo non è mai stato vicino all'Inter".

FcIN - Soriano è stato bloccato per la prossima stagione?
"Ci siamo orientati in questa direzione già ora, poi quando abbiamo scelto Eder con la Sampdoria ci siamo lasciati in ottimi rapporti. Abbiamo lavorato tanto per portare subito a Milano questo centrocampista, quindi di sicuro qualche base solida è stata costruita per la prossima stagione".

Yaya Touré tornerà a essere un obiettivo?
"Ora non ho la forza di pensare a questo".

Senza Champions League potrebbe arrivare un sacrificio di qualche big?
"Fa parte della logica delle cose, normale che senza Champions mancherebbero delle risorse importanti. Il mercato muterebbe di conseguenza".

Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 02 febbraio 2016 alle 15:38 / Fonte: Appiano Gentile (CO) - Dall'inviato al centro sportivo 'Angelo Moratti': Francesco Fontana
Autore: Redazione FcInterNews.it
vedi letture
Print