Lunga intervista per Giovanni Cobolli Gigli, ex presidente della Juventus, ai microfoni di TVPlay: "È stato un grande dispiacere che la Juve abbia compromesso la buona situazione creatasi all’inizio, non è stata la Juventus che mi aspettavo - ha esordito -. Le ultime partite hanno dato segnali di ripresa, ma bisogna cercare di vincere e non basta pareggiare contro il Torino. Questo punto di arrivo in Champions è fondamentale per i conti, per il morale dei tifosi, e bisogna che qualcuno faccia qualcosa. E per qualcuno intendo i giocatori, che hanno perso quello spirito forse da quando hanno iniziato a capire di non essere più in corsa per lo Scudetto”.

E ancora: "Troppe critiche contro Allegri? Il calcio, e nello specifico quello italiano, è ingrato. Se vinci una partita sei bravissimo, se perdi una partita sei una scarpa. E’ il destino della Juventus, che ha infilato un filotto negativo e i tifosi, da quello che ho percepito io, non amano il gioco di Allegri e ritengono che abbia fatto il suo tempo. C’è ingratitudine. Allegri viene da una stagione come quella dell’anno scorso in cui è arrivato 3°, tenendo in mano la squadra da solo con tutto il marasma che c’era per il processo sportivo. Dopodiché ha iniziato bene, c’eravamo illusi da tifosi che la Juve potesse correre con l’Inter per lo Scudetto. La delusione è stata pesantissima e l’ingratitudine che c’è in Italia nel mondo del calcio ha trovato il responsabile in Allegri. Sicuramente non è riuscito ad agire sulla squadra come l’anno scorso, però lui non è l’unico responsabile di questa situazione negativa della Juventus. Però bisogna anche dire che la Juve deve vincere, non basta pareggiare contro il Torino. Non basta fare i primi 40 minuti giocando un bel gioco e poi un secondo tempo col rischio di subire gol”.

Spazio anche al suo passato in bianconero: "Di errori quando sono stato presidente della Juventus sono stati fatti, come qualche acquisto di qualche giocatori. Io non ero responsabile dell’area tecnica, c’era Blanc. Ma siccome c’era la doppia firma oltre un certo livello di importo, sono responsabile delle cose negative fatte nell’area tecnica. Tutti ci accusano dell’acquisto di Poulsen, forse un acquisto che non andava fatto, allora anche io mi assumo quelle responsabilità. Di errori sono stati fatti tanti, ma ricordo anche la situazione del 2006 dove c’era un linciaggio assoluto di tutta Italia contro la Juventus. Benedico i giocatori della Juve che hanno partecipato al Mondiale 2006, perché quello è stato un periodo di svolta. E francamente devo dire che grazie anche ad allenatori capaci siamo tornati subito in Serie A con qualche turno in anticipo. E poi avevamo fatto quello che potevamo fare con un Inter che era da Triplete. Non sono molto indulgente su di me, capisco che molte cose potevano esser fatto meglio, ma tirando un po’ le somme un 6+ me lo do".

Sezione: News / Data: Gio 18 aprile 2024 alle 16:55
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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