Nonostante la sua direzione di gara non sia stata segnata da particolari 'macchie', a Roma da ieri si grida allo scandalo per l'arbitraggio di Antonio Damato in Roma-Sampdoria. I presunti rigori non assegnati ai giallorossi (di cui, a dire la verità, soltanto uno sembrava appena passabile) hanno fatto storcere il naso alla presidentessa Rosella Sensi, che ha definito 'inadeguata' la direzione del fischietto barlettano e ha scatenato le ire dei tifosi giallorossi. La Repubblica, a questo proposito, prova a gettare benzina sul fuoco ripescando dagli archivi della propria edizione di Bari un'intervista di ben otto anni fa proprio a Damato, nella quale questi farebbe alcune dichiarazioni 'compromettenti'.

"L'arbitro interista che stravede per Cassano", il titolo già eloquente del pezzo nel quale si raccontava delle passioni calcistiche di Damato, tra tutte quella per l'Inter che però non aveva mai influenzato la sua attività in campo (all'epoca arbitrava in C1). Nell'articolo si spiegava, per esempio, come "durante la finale scudetto del campionato Allievi tra la "sua" Inter e la Lazio, Damato non ci avesse pensato due volte a fischiare un rigore a favore della squadra romana". Repubblica raccontava anche del bel rapporto tra il giovane Damato e il giovanissimo Antonio Cassano. Com'era da ragazzino? "Praticamente com' è oggi. Dribblomane, sfrontato con i compagni, ma educato e disciplinato con il direttore di gara. Un signore". Troppe coincidenze, insomma, coi fatti di ieri, almeno a leggerla dal punto di vista romanista. Un risibile tentativo di innescare l'ennesima miccia sul mondo arbitrale, a nostro parere...

Sezione: News / Data: Lun 26 aprile 2010 alle 15:50 / Fonte: La Repubblica
Autore: Redazione FcInterNews
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