Il Fatto Quotidiano torna sulla vicenda riguardante le possibili infiltrazioni mafiose all'interno della Curva Nord, con le risultanze delle audizioni svolte dall'avvocato Adriano Raffaelli, presidente dell’Organo di vigilanza dell’Fc Internazionale, e di Gianluca Cameruccio, Senior security manager della società, davanti alla Commissione antimafia del Comune di Milano. 

"Il fatto che la curva possa essere infiltrata è qualcosa su cui stiamo molto concentrati - afferma Raffaelli -. E fra l’altro, sulla quale richiamiamo l’attenzione anche dei nostri calciatori. L’articolo del codice di giustizia sportiva che riguarda i rapporti con la curva ha come rubrica la prevenzione dei fatti violenti. Beh, questo è un articolo che dice come bisogna comportarsi, e la prima cosa che dice è: signori non dovete contribuire in alcun modo ai gruppi ultrà. Questa è una regola che viene seguita in maniera molto diligente e che viene inculcata anche ai nostri calciatori". Nell'audizione si parla anche della cacciata di Giuseppe Caminiti, parente del narcos calabrese Salvatore Papandrea, da una delle società che hanno un contratto con Mi-Stadio per i servizi allo stadio. “Caminiti - dice Raffaelli - è stato mandato via da Kissandfly, perché l’Inter ha detto che Caminiti non deve circolare. Perché Caminiti comunque era uno di quei personaggi che avevano dei comportamenti che non ci piacciono. Indichiamo noi questa cosa, e devo dire, che quando abbiamo segnalato la cosa, Kissandfly l’ha preso e l’ha mandato via”.

Infine la questione biglietti, soprattutto in relazione a quanto accaduto per l'ultima finale di Champions League. Spiega Raffaelli: “Una cosa che può essere di interesse è che tutti i biglietti che sono arrivati alla curva, sono stati dati a nomi e cognomi di determinate persone, questi nomi, cognomi dei personaggi della curva che prendevano il biglietto sono stati segnalati alla Digos immediatamente. Alla curva arrivano alla fine circa mille biglietti. Una percentuale del 6% molto bassa rispetto a quella che è la frequentazione della curva”. 

Cameruccio, nella sua audizione, spiega invece il comportamento tenuto il 29 ottobre, quando diverse persone furono cacciate dal secondo anello verde a seguito della morte di Vittorio Boiocchi. “La scelta di non opporre resistenza è stata presa dal dirigente del servizio che è un dirigente di polizia. Ovviamente si è consultato con me. Il 90% di queste persone siamo riusciti a farle rientrare dalle porte laterali”. Un’assenza di intervento “brutto a vedersi ma a mio avviso gestito in una maniera corretta”.

Sezione: Rassegna / Data: Ven 29 marzo 2024 alle 09:10
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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