Nella chiacchierata con La Stampa, Aldo Serena ripercorre anche una parte della sua lunga carriera che l'ha visto vestire anche le maglie di Inter, Milan e Juventus: "Mi notò l'Inter? Prima il Milan. A 13 anni. Ma ero un nanetto e il provino andò male: sono cresciuto attorno ai 16 anni. Rimasi male perché a Milanello non vidi Rivera: era in nazionale, mi mandarono una foto autografata - racconta Aldito -. A 17 anni mi testò il Varese in amichevole con Alessandria, ma mi schierarono mezzala e nemmeno quella volta convinsi. L’Inter mi prese in comproprietà coinvolta dal Como che non poteva, da solo, pagare il Montebelluna. Loro retrocessero, l’Inter Primavera partì invece per una tournée in Spagna e serviva una punta perché non c’era Chierico".

Cosa cancellerebbe della sua carriera?
"Il rigore nella semifinale di Napoli ai Mondiali 90. Ci ho sofferto, mi ha creato tanti problemi personali. Non dovevo calciare e mi ero seduto a terra, rilassato: sentii lo sguardo di Vicini addosso, mi spiegò di aver trovato tre soli rigoristi. Accettai di tirare, ma avevo le gambe dure come bastoni, mi sentivo in equilibrio precario, il portiere mi sembrava enorme e la porta minuscola: per me avevo segnato, non era così, le immagini dei compagni che mi consolavano le ho viste in tv. Ho due giorni di buio, i ricordi si riaccendono nella finalina di Bari".

Sezione: Rassegna / Data: Sab 13 aprile 2024 alle 11:18
Autore: Stefano Bertocchi / Twitter: @stebertz8
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