Il mercato sta per finire, il campionato è già iniziato e la Gazzetta dello Sport propone un primo giudizio sull'operato dell'Inter e, in particolare, della proprietà. "Quando si mette in testa una cosa, nessuno può fermarlo. Steven Zhang è un ambizioso visionario e da quando è diventato presidente dell’Inter – 26 ottobre 2018 – non ha sbagliato una mossa. Ha scelto Beppe Marotta come amministratore delegato pochi mesi dopo (dicembre) per portare il suo progetto Inter in una nuova dimensione, quella dei successi. E fu lui stesso ad annunciare la nuova stagione nerazzurra alla cena di Natale dello stesso anno, parlando a cuore aperto a tutti i dipendenti presenti. «È ora di tornare a parlare di successi...». Una frase che sembrava buttata lì e che invece in breve tempo è diventata un nuovo mantra".

Un elogio abnorme per il presidente nerazzurro da parte della rosea che arriva dopo una sessione di mercato, in realtà, tutt'altro che lineare e semplice per la dirigenza. "Con l’arrivo prossimo di Pavard (manca solo l’ufficialità) salgono a dieci i colpi dell’estate nerazzurra. E l’undicesimo è già stato individuato ed è Alexis Sanchez: prima, però, dovrà uscire Correa - si legge -. Nonostante la ferita del tradimento di Romelu Lukaku, che per Zhang era un amico prima ancora di essere il centravanti della sua Inter, il presidente nerazzurro ha dato mandato all’a.d. Marotta e al d.s. Piero Ausilio di costruire una squadra con ventidue titolari proprio come richiesto da Inzaghi, per andare all’assalto dello scudetto e restare nell’élite del calcio europeo". A proposito del tecnico: il legame tra lui e il presidente è forte e l'idea è di prolungare fino al 2025.

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Sezione: Copertina / Data: Mer 23 agosto 2023 alle 09:00 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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