Arrivano altre dichiarazioni di Beppe Sala, sindaco di Milano, relativamente al dibattito politico che si è acceso improvvisamente nelle ultime ore attorno al progetto di Inter e Milan di costruire un nuovo stadio in zona San Siro: "Tutte queste esternazioni non aiutano le squadre - le sue parole -. Quando il progetto esecutivo sarà definito si andrà in consiglio. Passerà del tempo. Rimane il fatto che ieri Salvini ha detto che si rischia di andare a Sesto San Giovanni perché il Comune ha perso tempo. Il Comune non ha perso un giorno di tempo. Ci abbiamo messo due anni a trovare l’accordo con le squadre sulle volumetrie. Poi arrivano Sgarbi e Berlusconi. Che i milanesi e i tifosi sappiano chi è contrario allo stadio e chi sta lavorando per farlo".

Il primo cittadino del capoluogo lombardo, in seguito, si è concentrato sulle dichiarazioni di Vittorio Sgarbi, neo Sottosegretario alla Cultura, smentendo la sua versione secondo la quale il Meazza non può essere abbattuto: "Su Sgarbi vorrei fare una cosa formale, nei prossimi giorni, cioè scrivere al presidente del Consiglio per capire con esattezza quali sono le deleghe del sottosegretario Sgarbi. Perché una volta dice che sposterà la Pietà, la seconda volta dice che metterà un vincolo. Può darsi che io non abbia studiato abbastanza ma i vincoli li mette la soprintendenza. Manderò questa lettera a Meloni e la renderò pubblica come la sua risposta. Questa è una città evoluta che non può stare alle dichiarazioni e ai protagonismi, le regole ci sono e vanno rispettate. Io devo essere quello che per primo le rispetta ma farmi prendere in giro da continue esternazioni che non hanno fondamento assolutamente non mi va. Chiederò al presidente del Consiglio una riposta in tempi brevi", ha concluso. 

Sezione: Focus / Data: Sab 05 novembre 2022 alle 12:16
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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