E adesso, proprio nel momento di morale altissimo e massima fiducia, torna l'incubo nazionali. In particolare, come sempre, per l'Inter occhi agli impegni dei sudamericani. In casa nerazzurra, considerando il derby subito al rientro (sabato ore 18), la concentrazione è tutta su Lautaro Martinez, che sarà in campo alle 22 italiane di martedì 22 in Bolivia, ai 3.600 metri di La Paz.

"Il capitano comincerà a preparare il derby quarantotto ore prima del fischio di inizio: situazione scomoda, ma non ingestibile - spiega la Gazzetta -. Piuttosto, la preoccupazione maggiore potrebbe essere il luogo dell’ultimo incontro: si giocherà a La Paz, a circa 3600 metri sopra il livello del mare. In una condizione climatica particolare (scarso ossigeno, maggior fatica) che solitamente penalizza gli ospiti e costringe i giocatori ad un dispiego di energie nettamente maggiore. Ecco, se il Toro dovesse giocare 90 minuti contro la Bolivia, sommando poi la stanchezza del viaggio lungo e il jet lag, è probabile pensare a una condizione non proprio al cento per cento per la sfida al Milan". 

Difficilmente Inzaghi rinuncerà al suo totem, già in rete 5 volte nelle prime 3 partite (e senza rigori). Ma le valutazioni saranno fatte come sempre. "In passato tante volte gli argentini sono rientrati in Europa con un volo charter in partenza da Buenos Aires. Ma erano i tempi in cui sua maestà Leo Messi doveva rientrare velocemente in Spagna o in Francia, per mettersi a disposizione di Barcellona o Psg. Ora che Messi ha sposato il progetto dell’Inter di Miami, i compagni di nazionale - e quindi anche i club di appartenenza - hanno “perso” il supporto organizzativo che veniva messo in moto per la Pulce e devono fare i conti con spese ed esigenze diverse", sottolinea la rosea.

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Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 05 settembre 2023 alle 08:30 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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