A pochi minuti dal calcio d'inizio di Monza-Milan, arriva ai microfoni di DAZN il presidente rossonero Paolo Scaroni, che viene chiamato a commentare le voci relative al contatto tra Gerry Cardinale e Steven Zhang, al quale il proprietario del club di Via Aldo Rossi avrebbe proposto di condividere il progetto dello stadio a San Donato: "La novità è l'acquisizione dei terreni per lo stadio a San Donato. Noi andiamo avanti su quella strada, poi ovviamente i contatti tra proprietari continuano a esserci ma non vogliamo segnalare nulla di particolare. In parallelo è spuntata anche l'idea di una ristrutturazione 'light' di San Siro, qui posso fare qualche commento: mi piace, sono anni che mi arrovello sul tema stadio. Non è che io o noi del Milan non siamo favorevoli all'attuale San Siro. Il problema è che è uno stadio vecchio, da ammodernare. E mi sono sempre chiesto come si possa giocare una volta a settimana con dei lavori di ammodernamento intorno; fare lavori con 70mila persone che vanno e vengono mi pare difficile".

Servirebbe un trasloco?
"Bisognerebbe traslocare come ha fatto il Real Madrid o l'Atalanta, ma non abbiamo stadi vicini che hanno capienze simili a quelle di San Siro. WeBuild ha visto lo stadio, ha fatto una visita e fatto una lettera che però non mi rassicura troppo perché piena di sé e di ma, di analisi da approfondire. Siamo pronti a prendere la ristrutturazione di San Siro come ipotesi solo se qualcuno ci dà la garanzia formale di poter giocare lì durante i lavori, se no dobbiamo proseguire nel nostro progetto".

Ma ci sono margini per la realizzazione?
"Io ho sempre pensato sia impossibile, ma se qualche ingegnere arriva e mi dà una fidejussione e mi paga l'incasso anche con lo stadio chiuso allora prendo in considerazione. Io vado a San Siro da ragazzino, ma come faccio a giocare mentre ci sono dei lavori? Noi andiamo dritti su San Donato, il resto lo consideriamo un'eccezione. Vogliamo andare avanti su quella strada, se però arriva una nuova proposta la prendiamo in considerazione. La lettera di WeBuild non mi sembra una risposta al mio quesito".

Il piano del Milan per contrastare l'Inter?
"Io guardo il Milan come un azienda, il nostro obiettivo per quest'anno è la qualificazione in Champions e mi sembra siamo sulla buona strada. Poi ci daremo nuovi obiettivi per la prossima stagione tenendo in considerazione l'equilibrio economico, perché se no la strategia sportiva ne esce zoppa. Chiuderemo il 23-24 con un eccellente risultato ed è il miglior viatico per prendere decisioni importanti".

Lo Scudetto è un'idea ancora realizzabile?
"Sarebbe un obiettivo in più rispetto alle nostre strategie. Nel calcio tutto è possibile. Lotteremo fino all'ultimo per ottenere il piazzamento più in alto possibile, ogni partita per noi è una finale".

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Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 18 febbraio 2024 alle 20:38
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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