Intervistato da Sky Sport, a margine del 'Giffoni Film Festival', il ministro dello sport Andrea Abodi ha fatto una panoramica sulla situazione del sistema calcio italiano, tra Nazionale e club: "Io sono convinto che saranno mesi di lavoro, alla ricerca dell'armonia e del superamento delle contrapposizioni - la sua premessa -. Io ho detto che il punto di svolta è questo emendamento (Mulé, ndr) che non consente di tornare indietro; per essere pratici, si parte dal tema delle rappresentanze. Poi bisogna anche parlare di altro: di sport, programmi sportivi, Settore giovanili e la riforma dei campionato ove necessaria. Bisogna riprendere la scuola italiana che si è persa sul presupposto che convenga puntare di più gli stranieri. I tifosi vogliono competitività, negli ultimi due anni le squadre italiane sono arrivate in fondo in Europa, addirittura l'Atalanta ha vinto la Coppa. C'è un miglioramento che è determinato da tanti fattori, poi ci sono i fattori patologici come l’indebitamento e la litigiosità che bisogna superare. Serve arrivare a una Nazionale che recuperi il suo percorso naturale. Siamo usciti in modo non onorevole dall'Europeo, mi auguro che ci sia qualche riflessione esplicita. La delusione non passa, bisogna capire come rimediare agli errori, dimostrare di aver compreso il senso di quella sconfitta. La Federazione sa cosa fare, io credo all'autonomia e sto al mio posto". 

Sezione: News / Data: Sab 27 luglio 2024 alle 15:12
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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