Con lo scudetto vinto dall'Inter in largo anticipo, è già tempo di "pagellone" per il Corriere dello Sport. Si parte con un 9 per Sommer, che cancella il ricordo di Onana. In difesa stesso voto per Bastoni, difensore dalla doppia dimensione, 8,5 per Pavard e Acerbi, 8 per un Darmian che è "come il buon vino: più invecchia e più diventa buono".

Doppio 8,5 per Barella, una dinamo inesauribile, e Mkhitaryan, una sorta di highlander. Voto 9 a Dimarco, non solo un esterno ma una sorta di rifinitore. Stesso voto per Thuram: era uno dei dubbi a inizio stagione, si è rivelato una delle carte vincenti. 

Tra le seconde linee 7 a Audero e diversi 8: a Bisseck, un diamante sgrezzatosi col passare dei mesi; De Vrij, la riserva perfetta per atteggiamento e rendimento; Carlos Augusto, che non ha sofferto il salto nella "big"; Frattesi, una media-gol da bomber. Voto 7,5 a Dumfries, con qualche problema di continuità, e ad Asllani che si è guadagnato la fiducia di Inzaghi ridando fiato a Calhanoglu. Doppio 7 per Arnautovic e Sanchez, il primo frenato da due infortuni seri e il secondo con alcuni lampi nella seconda parte della stagione. 

Sufficienti Cuadrado, Buchanan, Klaassen, Sensi. 

E poi i tre migliori. Una stagione da 9,5 per Calhanoglu, l'ingranaggio più importante dell'Inter, la cui carriera è svoltata con il ruolo da regista fino a quest'anno, quello della consacrazione. Due i 10 in pagella. Il primo per Lautaro: la firma del capitano sulla seconda stella, dopo aver vissuto il suo primo tricolore all'ombra di Lukaku l'argentino si è preso la scena. Il secondo per Inzaghi, che ha costruito una squadra "vincente, spettacolare, spietata, ermetica".

Sezione: Rassegna / Data: Mar 23 aprile 2024 alle 12:15
Autore: Redazione FcInterNews.it
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