André Onana scalpita. Dopo il pesante ko nel derby, molto più pesante di quanto non dica il 2-3 finale e la rimonta sfiorata, sono molti quelli che pensano che per dare una scossa servono scelte drastiche da parte di Simone Inzaghi. Scelte, magari, anche impopolari. Contro il Milan, per diversi minuti è stata lampante la diversa leggerezza mentale: i nerazzurri sono apparsi appesantiti di testa, più preoccupati che vogliosi. Un atteggiamento che alla fine ha condizionato la prestazione, come certificano anche i tre gol quasi "regalati" ai rivali nel periodi di black-out come definito dallo stesso tecnico piacentino.

Tra i possibili cambiamenti c'è anche quello tra i pali. Si sta sempre più ingrossando, infatti, il partito di quelli che vorrebbero Onana a difendere la porta nerazzurra al posto di Samir Handanovic. Il capitano resta una colonna dello spogliatoio interista, ma i suoi 38 anni non possono non far riflettere, specie dopo aver visto la performance di Maignan sull'altra sponda del Naviglio. Alla fine della fiera, infatti, il francese ha parato anche l'imparabile, mentre allo sloveno non sono riusciti quei miracoli salva-partita. Il 2-3 finale è frutto anche della diversa esplosività tra i due estremi difensori. 

Chiaramente, qui nessuno sta addossando tutte le colpe ad Handa, che rimane un professionista esemplare e un buonissimo portiere. Ma se scossa deve essere, allora che lo sia sul serio. A partire magari proprio da chi per anni e anni è stato semplicemente intoccabile. Stavolta un'alternativa seria in panchina c'è e forse è venuto il momento di sperimentare nuove strade. Perché nel calcio non basta ripetere lo spartito già suonato nelle stagioni precedenti: la musica cambia di anno in anno. E se non ti rinnovi sei destinato alla mediocrità.

Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 05 settembre 2022 alle 13:07
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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