Per la prima volta dalla stagione 2012-13 la Juventus non è più la società a essere prima in classifica per quanto riguarda il monte ingaggi della rosa. Ora il gradino più alto del podio è dell'Inter con circa 142 milioni, seguito a 114 proprio dai bianconeri e dal Milan a 96.

Come spiega il Corriere dello Sport, la gestione Agnelli aveva rivoluzionato la Juve, tirandola fuori dalla depressione post-Calciopoli fino a farla diventare una superpotenza economica mondiale. Il Covid prima e i guai legali poi hanno cambiato il corso degli eventi. Contemporaneamente, i nerazzurri hanno intrapreso un cammino virtuoso che li ha condotti a titoli e a poter disporre di ricchezze aggiuntive capaci anche di far lievitare nuovamente il monte ingaggi.

Nei giorni del Covid - ricorda il CdS - l’Inter, che non vinceva uno scudetto da 10 anni, spendeva meno della metà di emolumenti: 116,6 milioni. Tutto è cambiato con l’ascesa ai piani nobili del calcio della società guidata da Marotta, mentre a Torino veniva avviata la spending review che con Elkann. Il leggero gap dell’anno scorso (125,6 milioni di ingaggi per la Juve, 123,6 per l’Inter) è stato cancellato con l’ultima sessione di mercato nella quale l’Inter ha alzato lo stipendio di Lautaro e ha aggiunto Zielinski e Taremi al gruppo di Inzaghi, senza spendere tra l’altro in cartellini; vicevesa, alla Continassa hanno investito circa 200 milioni in acquisti per avviare il ciclo di Motta, ma hanno anche dato una sforbiciata senza precedenti alle buste paga grazie alle uscite, tra i tanti, di Szczesny, Chiesa, Alex Sandro, Rabiot e Kostic
 
Ai piedi del podio troviamo la Roma con 88 milioni, poi Napoli (86), Lazio (68), Atalanta (56) e Fiorentina (56). Più staccato il Torino (44).

Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 17 ottobre 2024 alle 10:34 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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