In Italia viene a volte messo in discussione quando l'Inter non ottiene la vittoria, o semplicemente non ci riesce attraverso il bel gioco e la difesa imperforabile. Un dettaglio che chiarisce quanto Simone Inzaghi abbia abituato fin troppo bene i tifosi interisti o i semplici addetti ai lavori, che ormai da lui pretendono sempre gli standard massimi nelle prestazioni della squadra. Un onere ma anche un riconoscimento del lavoro svolto da quando siede sulla panchina nerazzurra, un percorso iniziato nell'estate 2021 e che sta proseguendo con il quarto anno nel segno della continuità. 

All'estero, dove ci si limita a guardare le partite e ad analizzare ciò che si vede, l'allenatore piacentino ottiene solo complimenti anche da esperti o ex calciatori di livello internazionale, che ne ammirano la qualità espressa in campo, la fluidità tattica e la capacità di trasformare il 3-5-2 di partenza in un'espressione calcistica che esula da concetti standard e mette in difficoltà qualsiasi avversario per imprevedibilità e coinvolgimento di tutti i giocatori. Dopo la finale di Champions League del 2023, la conquista a mani basse del 20esimo Scudetto non ha fatto che nobilitare il suo lavoro sulla panchina dell'Inter, accreditandolo anche di traguardi tangibili.

Ora Simone Inzaghi è tra i candidati al Globe Soccer Best Coach Award 2024, riconoscimento internazionale che nella specifica categoria premia il miglior allenatore dell'anno solare. Ovviamente la concorrenza è agguerrita e probabilmente il vincitore sarà un altro collega. Ma al di là di questo è sempre più evidente come il tecnico piacentino sia sempre più presente tra gli invitati a questi gala, non come spettatore ma come protagonista. Perché se anche l'Inter è tra i club nominati alla vittoria nella categoria di miglior squadra del 2024 (e Lautaro Martinez tra i migliori attaccanti), gran parte del merito è suo per aver saputo creare un giocattolo che funziona e che ha saputo anche mutare nel tempo, adeguandosi alle qualità dei calciatori a disposizione e ottenendo il meglio da ognuno di loro. Il tutto senza grandi investimenti sul mercato, a differenza di altre società che non hanno mai avuto problemi a spendere per rinforzare la rosa. 

Oggi Inzaghi è totalmente immerso nel suo progetto nerazzurro e non considera le sirene dall'estero, che si fanno sempre più numerose e rumorose. Il lavoro all'Inter non è ancora finito, c'è uno Scudetto da difendere da plurimi assedi e un percorso europeo di rispettare. E forse per riuscire a toccare l'apice della sua carriera gli manca proprio un trionfo internazionale, sfiorato a Istanbul ma ancora nella sua personale to do list. E se un giorno riuscisse a centrarlo, potrà ambire a essere il favorito, non semplicemente un candidato, alle premiazioni che contano.

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Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 14 novembre 2024 alle 11:16
Autore: Redazione FcInterNews.it
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