Paolo Condò analizza su La Repubblica quanto visto nella gara tra Inter e Juventus. "Inter e Juventus si sono battute come pugili a guardia abbassata - vediamo chi ne ha di più, e pazienza per gli schiaffoni- producendo una quantità (e qualità) di palle-gol che normalmente si contano negli scontri diretti di un intero girone. Naturalmente ciò non toglie che l'Inter avesse vinto la partita, segnando quattro gol a una difesa che in campionato ne aveva subito soltanto uno nelle precedenti otto gare. Più del poker di reti realizzate, però, hanno contato le altrettante mancate nel consistente segmento di ripresa in cui la partita era che il 5-2 è stato a lungo un temporale sul punto di scaricarsi, il che ha probabilmente illuso l'Inter su una resa della Juve. Grave errore di valutazione".

"Fuori dall'emotività del punteggio e dal piacere puro per lo spettacolo, la partita ha detto che l'Inter è ancora la migliore, ma che le distanze si sono molto ridotte. Ha detto anche che un allenatore già campione con la Juve (tre volte) e con l'Inter (una) si è goduto il partitone su un divano che galleggiava nell'aria come un tappeto volante. I 4 punti di vantaggio che Conte ha sull'Inter (5 sulla Juve) sono un gruzzolo che il Napoli metterà sul piatto a partire da domani in casa del Milan, primo di una serie di scontri diretti che legittimerà o meno l'attuale primato".

Sezione: Rassegna / Data: Lun 28 ottobre 2024 alle 11:45
Autore: Redazione FcInterNews.it
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