L'intervento di Federico Meazza, il nipote del leggendario attaccante di Inter e Milan Giuseppe, chiude la prima parte dell'evento 'Il Foglio torna a San Siro': "Sono emozionato, mi emoziono ancora di più parlare del nonno", le sue parole. 

Cosa ti viene in mente guardando San Siro?
"Sono venuto qui la prima volta a metà anni '70, mi ricordo che il nonno mi aveva portato negli spogliatoi, mi sembra ancora di sentire il ticchettio degli scarpini di Facchetti e Mazzola, con cui feci anche delle foto. Mi provoca un'emozione incredibile questo stadio, quando ci andavo con mio nonno tutta la tribuna gli tributava un grande applauso, lì ho cominciato a capire la sua importanza. Lui si arrabbiava perché non seguivo la partita, poi sono diventato più disciplinato e ho seguito le partite con più attenzione. Lui andava via 15' prima della fine per non trovare traffico, a volte sentivamo un boato da fuori che annunciava un gol. Ma lui aveva questa fissa. Pensa che Boniperti andava via a fine primo tempo. Mio nonno era un grande esteta del calcio, vedeva subito i giocatori di classe. Successe con Franco Baresi, mi disse 'guarda come gioca con la testa alta, diventerà un campione'. In effetti ci aveva visto lungo". 

Il personaggio Meazza.
"E' stato tra i primi giocatori a sponsorizzare dei prodotti".

Che data è per te il 2 marzo 1980?
"E' una data che ricordo con molto piacere ed emozione, è stato il giorno in cui lo stadio è stato intitolato al nonno. Ero presente, fui io a togliere il drappo che copriva la lapide. C'era il sindaco, i presidenti di Milan e Inter, l'avvocato Prisco e i capitani delle due squadre. Era un derby che vinse l'Inter con un gol di Oriali che ci consegnò lo scudetto".

Fai parte del 'Comitato sì Meazza'.
"Mi auguro che lo stadio non venga abbattuto, una cosa praticamente scongiurata. Io ho vincoli affettivi importanti qua, quindi sono di parte. E' uno stadio stupendo a detta di tutti, ovviamente va rimodernato. Nel nostro comitato abbiamo presentato un progetto per ristrutturare lo stadio permettendo alle due squadre di continuare a giocare. Vorrei che rimanesse, l'inaugurazione delle Olimpiadi sarà un evento emblematico che ci dice dell'importanza di questo impianto". 

Sezione: News / Data: Mer 24 aprile 2024 alle 13:25
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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