Beppe Bergomi commenta dalle colonne de Il Giorno la vittoria dello scudetto interista. "Un trionfo poco sofferto? Per me lo è stato, in realtà. Perché più la squadra vinceva e più c’era qualcosa da dire. Non so cosa sia successo quest’anno, ma personalmente non vedevo l’ora che finisse. La squadra ha fatto un percorso eccezionale: ha vinto con ampio anticipo, in casa del Milan, lo scudetto della seconda stella... Dicono tutti che l’Inter è la squadra più forte, ma in estate ha cambiato dodici giocatori e c’è tanto lavoro dietro dopo diverse estati in cui hai fatto un mercato in pari o col segno più. È una cosa che non ho visto riconosciuta a pieno".

I giocatori hanno giustamente festeggiato alla grande, ma senza mai tracimare e senza insulti verso gli altri. "Bisogna avere il giusto stile anche nella gioia. In passato abbiamo visto situazioni non belle - dice lo 'Zio' -. L’Inter quest’anno è stata anche attaccata su più fronti, ma la società è sempre rimasta compatta e si è fatta scivolare tutto addosso". Anche sulle 'accuse' di essera a 19 + 1 e non a 20 scudetti, Bergomi è deciso. "È una questione da cui non si verrà mai fuori. Viviamo in un mondo, anche al di fuori dello sport, in cui c’è molto livore, invidia. La bravura dell’Inter quest’anno è stata quella di andare oltre tutto questo e tanto altro: le battute sulla “Marotta League“, il caso Acerbi, persino i dubbi sulle modalità d’iscrizione. La società sta in silenzio e lavora".

Sul mercato, correttivi ma senza rivoluzioni. "Zielinski e Taremi sono già arrivati. Se riesci a confermare in blocco i tuoi giocatori migliori hai già fatto tanto. E poi si deve individuare un profilo giovane. Carboni? Meglio una punta da uno contro uno, con qualità che in rosa ti mancano". Tra quelli da tenere, sicuramente Lautaro. "Se rinnova può pensare di stare tanti anni ancora. Vedo in questo ragazzo la serietà, l’attaccamento alla maglia. Gli altri anni, nei momenti in cui non segnava, si intristiva. Stavolta lo vedo giocare per la squadra e lottare su ogni pallone anche nei momenti meno brillanti".

Sezione: Rassegna / Data: Mer 24 aprile 2024 alle 09:10
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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