Come ad ogni vigilia di Inter-Juve che si rispetti, ecco l'intervista a Roberto Boninsegna, oggi 81 anni, ex grande bomber nerazzurro e, per una piccola parentesi, anche bianconero. Le sue parole alla Gazzetta dello Sport.

Lautaro ha vinto l’ultima classifica cannonieri, alla Bonimba, con 24 gol.
"Può ripetersi, perché è uno dei miglior attaccanti d’Europa e merita, come ha detto giustamente Messi, il Pallone d’oro. Bellissimo il gol alla Roma. Ne farà tanti altri, è il suo lavoro".

L’Inter rivincerà lo scudetto?
"Lotterà per rivincerlo. È una gran bella squadra, in attacco ha giocatori potenti e micidiali, Lautaro e Thuram".

Derby d’Italia. Com’è stato il suo primo gol alla Juve (da interista)?
"Purtroppo non è andata bene. Abbiamo giocato a Torino e perso 2-1. Gol di Anastasi, io pareggio. Poi una deviazione di Bedin, autorete. Questo nel 1969-70. L’anno dopo mi sono riscattato e l’abbiamo battuta 2-0 a San Siro. Prima Corso, poi il mio gol".

E il suo primo all’Inter (da juventino)?
"Una doppietta. L’unica di quell’anno, 1976-77, l’ho fatta alla mia Inter, al mio amico Ivano Bordon, grandissimo portiere. Il primo di testa su cross di Gentile. Il secondo di piatto, dopo un passaggio di Cuccureddu".

Lei però dice sempre “la mia Inter”. È rimasto un vecchio cuore nerazzurro…
"Certo, sempre. La fede è la fede. Io sono nato interista".

Sezione: Copertina / Data: Sab 26 ottobre 2024 alle 08:42 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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