Ma una volta che il sogno di Inter e Milan di avere uno stadio nuovo nell'area di San Siro, come sarà accompagnato alla gloriosa fine l'attuale Giuseppe Meazza? Per capire quello che sarà il processo che dovrebbe portare alla demolizione dello stadio, la Gazzetta dello Sport ha interpellato Roberto Spagnolo, coordinatore unico del progetto di costruzione del nuovo stadio dell’Atalanta, che illustra tutta la procedura. A partire dal primo passo: "La demolizione si effettua con macchine meccaniche. La prima fase si chiama strip out: si eliminano gli elementi estranei al calcestruzzo, come vetri, barriere, parapetti, porte. La seconda fase è la demolizione vera e propria, in cui con pinze mastodontiche si abbatte la struttura. La terza fase è la frantumazione: a terra si rende sottile il calcestruzzo e lo si separa dal ferro di costruzione”.

Spagnolo fa una stima del tempo necessario per abbattere tre quarti di stadio: “Dai due ai quattro mesi. Noi abbiamo demolito tutto in 15 giorni ma non c’è confronto. San Siro è molto più grande e l’operazione più complessa”. La difficoltà, naturalmente, sta anche nella necessità di conservare parte della struttura perché il progetto di Milan e Inter prevede che resti in piedi l’angolo Sud-Est dello stadio, che sarà adibito per eventi, con a fianco una costruzione moderna con negozi e musei.

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Sezione: Focus / Data: Ven 07 marzo 2025 alle 18:37
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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