La notizia più importante è che, come ha dichiarato anche lui, il peggio sia passato: finalmente Diego Milito ha assaggiato il campo coi grandi anche se in un’amichevole, e ormai sta facendo il conto alla rovescia prima di tornare disponibile per la prima squadra. Archiviata la brutta pagina dell’infortunio e del lunghissimo stop, el Principe, reduce dai due cameo con la Primavera, ha sottolineato nel dopo partita come manchi ormai pochissimo prima del definitivo placet, e che per questo motivo ambisce soprattutto a mettere minuti nelle gambe. In questo senso, l’amichevole contro il Lugano, ritagliata anche per la scelta dei tempi su misura per lui, è stata indubbiamente importante, come d’altronde si auspicava alla vigilia.

Che partita è stata quella di Milito? In primis, la partita dove è tornato al gol, una bella conclusione a giro su assist del brasiliano Wallace, per la gioia dei tanti tifosi presenti. Tifosi che però nei minuti precedenti hanno avuto modo di rammaricarsi spesso, soprattutto per le occasioni divorate dal Principe. Clamorosa in particolare quella sul finire del primo tempo, quando, a tu per tu col portiere ticinese, Milito ha calciato davvero male, facendo carambolare la palla su Russo. L’attaccante argentino ha comunque fatto vedere  di avere ancora un po’ di ruggine da smaltire: la forma partita è ancora piuttosto lontana, e anche la cattiveria sotto porta è da raffinare. Ma Diego ha dimostrato davvero tanta, tanta buona volontà: sul finire del primo tempo, in pochi minuti è stato protagonista in quattro azioni offensive consecutive, poi nella ripresa è arrivata la rete, proprio nel momento in cui l’Inter sembrava maggiormente in balia dell’avversario.

Una rete, insomma, che fa ben sperare, innanzitutto nell'immediato. Chiaramente Walter Mazzarri spera di averlo a disposizione già per la sfida contro la Juventus (in ogni caso difficilmente verrà impiegato) ma allo stesso tempo, specie in considerazione di quanto si è visto quest'oggi, sa bene che bisogna andarci con i piedi di piombo. Ma anche a lungo termine: certo è che la società nerazzurra punta molto sull'attaccante argentino: perché non sarà più quello dell'anno del Triplete ma rimane comunque un attaccante dal grande potenziale offensivo quando in forma smagliante; perché Mauro Icardi e Ishak Belfodil sono ancora al primo step del loro processo di crescita (tant'è che Mazzarri in queste prime uscite ha optato per il 3-5-1-1 lasciando fuori sia l'argentino che il franco-algerino). E, poi, il tecnico toscano sa valorizzare al massimo il lavoro delle punte. Basta guardare quanto fatto da Edinson Cavani a Napoli.

El Principe è uno dei pochi rimasti della vecchia guardia e, infatti, il suo ingaggio è tra i più onerosi (4.5 milioni a stagione). Questo fattore, oltre al fatto dell'arrivo di Erick Thohir, e di conseguenza di una completa ristrutturazione della squadra volta al rinnovamento, potrebbe far presagire ad un addio di Milito a fine stagione dal momento che ha il contratto in scadenza. Tuttavia, la società nerazzurra, anche per riconoscenza, secondo le ultime voci sta pensando di prolungare ancora per un anno, con spalmatura dello stipendio. Molto dipenderà dalla condizione e dalla volontà del calciatore di continuare a giocare ad alti livelli e di far parte di un progetto basato sulla linea verde. Ma una cosa è certa: a prescindere da come vada a finire, Diego Milito rimarrà per sempre nel cuore dei tifosi interisti.

Sezione: In Primo Piano / Data: Sab 07 settembre 2013 alle 20:40
Autore: Lorenzo Buconi / Twitter: @LBuconi
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