Tre sconfitte di fila in campionato, due ko nelle due sfide di Serie A contro i bianconeri. Non arriva nel migliore stato di forma l'Inter alla gara contro la Juventus, ma la speranza è che questa sera possa essere invertita la rotta, anche solo parzialmente. Beppe Marotta, ad sport del club nerazzurro, parla ai microfoni di Sport Mediaset presentando la partita e toccando anche altri aspetti dell'attualità interista:

Società molto vicina alla squadra, non è una novità ma che ambiente è l'Inter? E come si esce da questo momento?
"Con la compattezza, l'unione, senso della responsabilità più forte e cultura del lavoro maggiore. Queste sono le terapie migliori. Le motivazioni hanno il loro peso psicologico, poi l'allenatore vede il gruppo, interviene e decide i migliori da mettere in campo. Lui è il leader".

Il progetto Inter passa da Inzaghi anche in futuro, ha detto. Ci sono dei paletti per proseguire il rapporto o siete convinti di continuare con lui?
"Abbiamo fiducia e lo abbiamo detto, ha un contratto con noi quindi il rapporto fiduciario è pluriennale. Siamo contenti, oggi ci troviamo davanti a tre obiettivi diversi anche se stasera ci giochiamo tutto. In campionato c'è discontinuità e dobbiamo ritrovare continuità, poi il fatto di giocarci la finale di Coppa Italia e giocarci i quarti di Champions significano che il tecnico ha fatto un cammino importante. Poi vanno studiate le dinamiche economiche per la prosecuzione del cammino, restare fuori dalla Champions l'anno prossimo vorrebbe dire cambiare i piani economici".

Come mai la squadra alterna grandi prestazioni a performance molto deludenti?
"Quando l'avversario è di rango, i giocatori si caricano quasi da soli. Poi quando vai a giocare in campionato con squadre sulla carta inferiori hai tutto da perdere. Noi manchiamo nei punti persi con le provinciali, persi non tanto per meriti degli avversari ma per demeriti nostri. Probabilmente è un fatto mentale, di concentrazione, di sottovalutazione dell'avversario. La discontinuità in campionato è il grande punto negativo della stagione".

Allegri dice che ha nove punti in più di voi ma che la Juve non è favorita. Dov'è la verità?
"Allegri è un bravo comunicatore. Sappiamo che Inter, Milan e Juve sono sempre sotto pressione e devono ottenere risultati sempre. Ma per fare i risultati servono le grandi prestazioni. Allegri è stato bravo a trovare le contromisure ad un momento delicato".

Tu e Zanetti fate la voce grossa nello spogliatoio?
"Siamo compatti come dirigenti, citavi Zanetti ma anche Ausilio e Baccin sono sempre presenti. Parliamo coi giocatori frequentemente, anche ieri lo abbiamo fatto a pranzo. La dialettica è frequente ma ciò non deve interferire con le dinamiche di Inzaghi, che è il leader e deve trovare le misure".

Se l'Inter non porta risultati, Inzaghi andrà cambiato necessariamente.
"Siamo tutti sotto esame, se alla fine mancheranno i risultati tutti saremo colpevoli, non solo l'allenatore. Ma bisogna considerare che una vince e le altre perdono". 

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Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 04 aprile 2023 alle 20:40
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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