"A seguito delle decisioni dei rispettivi organi esecutivi, le Leghe Europee e FIFPRO Europe presenteranno congiuntamente un reclamo formale alla Commissione Europea in materia di diritto della concorrenza contro la FIFA riguardo al calendario delle partite internazionali". Con questa nota ufficiale, le due parti hanno dato il via allo scontro con l’organo di governo del calcio mondiale sul calendario internazionale, sempre più affollato tra Mondiale per Club e nuovo Mondiale allargato: un fronte sul quale, però, le due componenti spiegano come la FIFA abbia preso decisione unilaterali senza consultare nessuno.

Nella nota si legge inoltre: "La FIFA ha costantemente rifiutato di includere le leghe nazionali e i sindacati dei giocatori nel suo processo decisionale. Il calendario delle partite internazionali è ora oltre la saturazione ed è diventato insostenibile per le leghe nazionali e un rischio per la salute dei giocatori. Le decisioni della FIFA negli ultimi anni hanno ripetutamente favorito le proprie competizioni e interessi commerciali, trascurato le sue responsabilità come organismo di governo e danneggiato gli interessi economici delle leghe nazionali e il benessere dei giocatori. Le leghe nazionali e i sindacati dei giocatori, che rappresentano gli interessi di tutti i club e di tutti i giocatori a livello nazionale, e regolano le relazioni di lavoro attraverso soluzioni concordate collettivamente, non possono accettare che i regolamenti globali siano decisi unilateralmente. L’azione legale è ora l’unico passo responsabile per le leghe europee e i sindacati dei giocatori per proteggere il calcio, il suo ecosistema e la sua forza lavoro dalle decisioni unilaterali della FIFA. Il reclamo spiegherà che la condotta della FIFA viola il diritto della concorrenza dell’Ue e costituisce in particolare un abuso di posizione dominante: la FIFA detiene un doppio ruolo sia come regolatore globale del calcio che come organizzatore di competizioni. Questo crea un conflitto di interessi, che, coerentemente con la giurisprudenza recente delle corti dell’Ue, richiede che la FIFA eserciti le sue funzioni regolatorie in modo trasparente, obiettivo, non discriminatorio e proporzionato. La condotta della FIFA riguardo al calendario delle partite internazionali è ben al di sotto di questi requisiti". 

Sezione: News / Data: Mar 23 luglio 2024 alle 13:10 / Fonte: Calcioefinanza.it
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
vedi letture
Print