L'amarezza per il pareggio dal sapore di sconfitta di domenica contro la Juventus si riversa anche sui numeri che inevitabilmente destano preoccupazione tra i tifosi interisti. Dopo 9 giornate di campionato, l'Inter ha appena 18 punti e si trova a -4 dal Napoli, primo in classifica. Certo, i nerazzurri sono secondi ma alle spalle hanno un autentico plotone pronto al sorpasso in caso di ulteriori passi falsi. Ad accentuare i pensieri negativi il dato sui gol subiti: ben 13, oltre uno a partita, a fronte dei 21 messi a segno. 

Simone Inzaghi dovrà dar fondo a tutte le sue conoscenza psico-calcistiche per capire come risolvere il problema delle disattenzioni tecniche e tattiche dei giocatori, ma anche se la classifica e i numeri non sorridono c'è un precedente che può restituire speranza all'ambiente nerazzurro. Nella stagione 2020/21, quella culminata con la vittoria del 19esimo Scudetto, dopo 9 giornate di campionato l'Inter aveva esattamente 18 punti, con 13 reti al passivo (e 23 all'attivo). Praticamente la stessa situazione attuale, con un -5 dalla vetta allora occupata dal Milan. Che, tra l'altro, aveva nel mentre vinto 2-1 il derby in 'trasferta', altra singolare analogia.

In compenso, il bilancio in Europa oggi è decisamente più soddisfacente rispetto al percorso di 4 anni fa (c'erano ovviamente ancora i gironi), quando dopo tre partite il bilancio recitava 2 pareggi (uno contro il Borussia Moenchengladbach di Marcus Thuram) e una sconfitta rispetto alle 2 vittorie e all'ottimo pareggio di Manchester di questa edizione, con 5 gol all'attivo e zero al passivo.

Oggi tutti sperano che Inzaghi trovi le chiavi giuste per cambiare marcia e nella stagione 2020/21 la svolta arrivò alla nona giornata, quando l'Inter superò 3-0 il Sassuolo a Reggio Emilia abbassando il proprio baricentro e sfruttando le qualità dei giocatori, poco adatti a lasciare troppi metri alle loro spalle. Un cambio tattico che segnò l'inizio della cavalcata nerazzurra verso il tricolore. Chissà che a Empoli, domani, con una partita di ritardo rispetto al precedente di quattro anni prima, il tecnico piacentino non provi a variare qualcosa tatticamente o semplicemente nell'approccio della squadra, per evitare di concedere troppe occasioni da gol all'avversario.

Ironia della sorte: ovviamente sulla panchina dell'Inter nella stagione 2020/21 sedeva Antonio Conte. Colui che oggi comanda la classifica in Serie A alla guida del Napoli. Da cacciatore a preda, con la consapeolezza di come si gestiscono queste situazioni.

Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 29 ottobre 2024 alle 17:40
Autore: Redazione FcInterNews.it
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