Paolo Condò analizza con un pizzico di amarezza la situazione del calciomercato italiano dopo l'esplosione del modello arabo. "La primavera 2023 ha segnato una piccola epifania del modello tecnico-economico della Serie A contemporanea: un campionato di formazione per giovani talenti da sviluppare e vendere, e un’onorevole retrovia per i campioni invecchiati e per quella massa di giocatori buoni se non ottimi che le grandi d’Europa devono dismettere per fare spazio alle nuove star. L’Inter di Istanbul era la fotografia perfetta di questo discorso, composta da prede (Onana, Lautaro, Barella, Bastoni) e cacciagione (Dzeko, Lukaku, Darmian, Mkhitaryan, tutti reduci dal campionato inglese). Ecco, mentre il traffico in senso ascensionale continua – sono partiti Onana e Tonali, Hojlund li ha seguiti col botto – quello in direzione opposta si è quasi interrotto per l’entrata in scena dell’Arabia Saudita, che ha deviato verso i suoi club il flusso di qualità scartata dalla Premier. Fino all’anno scorso almeno alcuni tra Koulibaly e Kante, tra Mahrez, Fabinho e Firmino sarebbero verosimilmente approdati da noi, con i club inglesi costretti ad accettare una salva di cambiali – le formule di pagamento moderne sono più sofisticate, ma il senso resta quello – per salvare almeno parte dei loro investimenti. Beh, qui sì che è finita la pacchia".

Sezione: News / Data: Mar 01 agosto 2023 alle 14:24
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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