Cristiano Zanetti, centrocampista di Fiorentina, Cagliari, Roma e Inter, ripercorre i tanti passaggi della sua carriera in nerazzurro ai microfoni di Calciomercato.com: "Il passaggio dalla Fiorentina all'Inter lo vissi con sorpreso. Ero della Fiorentina, era una cosa bella, perché andavo in una società importante come l'Inter, però non me l'aspettavo che la Fiorentina mi desse via così. Avevo fatto bene, due anni di B, le Nazionali giovanili, e poi mi sono ritrovato in quella realtà, piena di campioni, ed era difficile per un ragazzo come me trovare spazio, non era possibile giocare per un ventenne. C'erano tanti giovani come Nicola Ventola, Sebastian Frey, Mohamed Kallon? Sì, ma furono presi per giocare poco... Sono però stato anche fortunato, perché poi sono andato anche a Roma, con un allenatore importante che mi ha insegnato tanto e in un gruppo che mi ha accettato subito". 

Dopo lo Scudetto con la Roma, il ritorno in nerazzurro con Hector Cuper: "Mi sono trovato bene con tutti, tranne che nell'ultimo anno con Roberto Mancini, ma perché ero in scadenza di contratto, c'erano problemi con il rinnovo e quindi poi è venuto fuori il discorso della Juventus e tutto si è complicato. Nei primi sei mesi è andato tutto bene, a gennaio le cose sono cambiate, con più problematiche. Prima, però, sono sempre stato felicissimo di vestire quella maglia, ho sempre dato tutto, nel bene e nel male. Ci sono state annate più importanti e alcune meno. C'è stata la semifinale di Champions, il 5 maggio ma anche le Coppe Italia e le Supercoppa. All'Inter eravamo forti, ma era difficile che ci fosse un divario come in questi anni. Anche perché i presidenti spendevano tantissimo, i giocatori più forti erano in Italia, la verità è questa. Anche quelle meno blasonate, avevano un top per squadra. A volte davvero bastava un episodio...". 

Sezione: News / Data: Gio 07 maggio 2020 alle 19:09
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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