Italia ancora fuori dal Mondiale. Fabio Capello, intervenuto su SkySport24, dice la sua. "La spiegazione è molto semplice. Continuo a dire da molto tempo che stiamo copiando il calcio di Guardiola di 15 anni fa: passaggini laterali, a ogni contrasto ci si butta per terra e anche una squadra mediocre come la Macedonia ci è stata superiore a livello fisico e di determinazione. Finché non si capirà che il modello da copiare è quello di Klopp, quindi il modello tedesco, non se ne verrà fuori. Il calcio alla spagnola non ci riuscirà mai di farlo completamente. Serve gioco in verticale, in profondità. L'unica che in Italia ha fatto questo è l'Atalanta, e infatti è andata avanti in Europa".

"Poi ci sono tante altre cose: i settori giovanili, i troppi stranieri ecc... Ma il vero problema resta quello tattico - continua Capello -. Possibile che ogni calciatore che viene in Italia faccia sfracelli, mentre prima erano solo buoni giocatori? Mi riferisco ai vari Abraham, Lukaku, Osimhen... Poniamoci queste domande. Siamo tutti coinvolti, anche io non mi tiro fuori. Gli arbitri? Fischiano tutto, non ci sono più contrasti. E in Europa poi ti trovi davanti squadre con un altro ritmo".

L'ex allenatore di Milan, Roma e Juve prosegue nella sua disamina tattica: "Vedo già degli allenatori che stanno cambiando filosofia, e guardo ad esempio a Italiano Blessin. Ma si cambia solo se tutti ci diamo una mano: dagli arbitri ai giocatori, dai tecnici ai settori giovanili. Ieri sera si è notata una mancanza di freschezza atletica. L'unico appunto che faccio a questa Nazionale è che, dopo l'Europeo, non ho visto la stessa determinazione e la stessa umiltà che in precedenza avevo notato. Ci siamo dimenticati delle qualità che ci avevano portato sul tetto d'Europa. Poi la verità è che siamo stati eliminati per due rigori sbagliati. Ora è troppo facile fare processi, bisognava dirlo prima".

Sezione: News / Data: Ven 25 marzo 2022 alle 13:11 / Fonte: SkySport24
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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