Alla fine, tirando le somme, la prestazione dell'arbitro portoghese Berenquença è ampiamente sufficiente, considerando anche le difficoltà tecniche e agonistiche di un match come Inter-Barcellona. La squadra nerazzurra ha solo un vero motivo per lamentarsi, il fuorigioco fischiato a Milito a inizio primo tempo, ma è una responsabilità dell'assistente. Poi per il resto dell'incontro l'arbitro ha diretto con polso, anche con un pizzico di teatralità (abituale a livello internazionale) e, soprattutto, lasciando correre sulle soventi cadute dei catalani, senza cascare nella loro trappola. Berenquença merita un plauso solo per questo.

Per quanto riguarda le decisioni importanti, avviene tutto nella ripresa. Innanzitutto, la rete del 3-1 di Milito, che segna da posizione leggermente di fuorigioco. Ma l'errore, anche in questo caso, è dell'assistente di linea. Poco dopo, su indicazione del quarto uomo, ammonisce Puyol per una trattenuta ai danni di Milito, facendo scattare la squalifica del difensore, già diffidato. Stessa sorte tocca anche a Stankovic, per un intervento sul pallone ma troppo ruvido, lo stesso che era costato il giallo poco prima a Piquè. Nel finale due episodi da moviola: all'83' Dani Alves cade in area dopo una scivolata di Sneijder. Dall'alto sembra rigore, ma Berenquença si avvicina all'esterno brasiliano e lo ammonisce per simulazione. Vede bene, perché Sneijder evita il contatto saggiamente. All'88' il secondo reclamo del Barcellona, per una presunta trattenuta di Samuel a Piquè in area di rigore. Ci sarebbe qualche dubbio sul contrasto, ma il direttore di gara lascia proseguire.

Sezione: News / Data: Mer 21 aprile 2010 alle 09:43
Autore: Fabio Costantino
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