Sono parole pesanti, quelle pronunciate da Karl-Heinz Rummenigge ai microfoni di Sport Bild a proposito delle lamentele del sistema calcio per l'affollamento dei calendari. La posizione dell'ex attaccante dell'Inter è in qualche modo inedita perché mette all'angolo calciatori e allenatori, accusandoli di essersi sostanzialmente infilati in un vicolo cieco: "I nostri giocatori dovrebbero smetterla di lamentarsi! Tutte le trattative contrattuali a cui assisto qui vanno sempre nella stessa direzione: sempre più in alto, sempre più lontano, sempre più velocemente. Ma tutti quei soldi devono venire da qualche parte. È un altro miracolo che la Bundesliga sia riuscita a mantenere il suo status in termini di entrate televisive e addirittura a migliorarlo del 2%. Ma i giocatori e i loro agenti pretendono di più, e la richiesta non si fermerà al due percento. Qundi i soldi dovranno provenire da altre competizioni, come la nuova Coppa del Mondo per Club in estate. Questa è la trappola che i giocatori si sono preparati da soli". A proposito del nuovo torneo estivo, Kalle aggiunge: "Per me, il fatto che la FIFA introduca ora la nuova Coppa del Mondo per Club equivale a un miracolo mondiale: per la prima volta, una competizione per squadre nazionali, la Confederations Cup, è stata abbandonata a favore di una competizione per club".

Rummenigge si è posto come obiettivo la lotta contro l'aumento esponenziale degli stipendi e dei compensi dei consulenti. "In passato ho avuto diverse discussioni con Aleksander Ceferin. La UEFA, i club, le leghe europee, il sindacato dei giocatori Fifpro e i consulenti devono sedersi a un tavolo e discutere su come trovare insieme una soluzione più razionale. Prevedo che se le cose continueranno così, il calcio sarà l’unica industria al mondo a non realizzare più profitti, ma solo perdite. Stiamo tutti andando verso un muro e nessuno è pronto a togliere il piede dall'acceleratore. In Europa abbiamo bisogno di un limite massimo assoluto per i costi delle squadre, come nei campionati professionistici statunitensi. Oppure un tetto agli stipendi dei giocatori. In fin dei conti, un tetto salariale sarebbe probabilmente meglio per il clima lavorativo interno, anche solo per frenare il fattore gelosia all'interno dello spogliatoio. Perché se una persona guadagna uno stipendio folle, non si può far altro che pagare tutti gli altri molto meno. Inoltre, se un giocatore del Bayern guadagnasse "solo" 15 milioni di euro all'anno invece di 20, considererei comunque questa cifra, con tutto il rispetto, una follia".

Sezione: News / Data: Mer 12 febbraio 2025 alle 15:33
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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