Massimo Moratti, sempre alla Gazzetta dello Sport, svela di aver organizzato con Mourinho e i giocatori dell'Inter del Triplete una conviviale in ricordo delle vittorie di 10 anni fa. "Tavolo già prenotato per il 22 maggio al ristorante El Botin di Madrid", conferma l'ex patron nerazzurro. Tutto saltato a causa del virus.

Torniamo a Madrid. La prima cosa che le viene in mente.
"Sembrerà strano, ma è un’immagine vista dopo in tv. Una ragazza coi capelli corti e la maglia nerazzurra che piange a dirotto. L’emblema della felicità regalata a tanta gente. Poi il primo gol di Milito, per l’importanza e la bellezza, quell’esitazione con cui fece perdere il tempo a portiere e difensore. Diego era così, classe purissima: anche i suoi silenzi erano delle lezioni".

In porta lo mandò Snejider. Quelli per l’olandese furono i 16 milioni meglio spesi durante la sua presidenza?
"Wes cambiò l’Inter, le permise di alzare il ritmo, le diede una nuova dimensione".

Dopo tante spese, quella rosa le costò appena 150 milioni.
"Vero. A parte l’operazione col Genoa per Milito e Motta e lo scambio Ibra-Eto’o più soldi, da poco era arrivato Julio Cesar. E Cambiasso a parametro zero, grande intuizione di Branca. Ancora non mi spiego come fece il Real a perdere uno così. Il Cuchu arrivò con Mancini, iniziò benissimo ma lo staff tecnico pensava che grazie al suo fisico andava in forma prima. Invece è stato un crescendo. Prima o poi Cambiasso allenerà l’Inter".

Maicon a 6 milioni?
"Al tempo qualcuno mi prese in giro per quella spesa. Intanto arrivò il più grande terzino destro della storia dell’Inter!".

Quello sinistro invece si vide la notte di Madrid dall’alto...
"Ho pensato a Facchetti dopo ogni vittoria. Figuriamoci quella. “Dopo tante sofferenze insieme, dovresti essere qui a godertela anche tu” gli dissi".

Sezione: Rassegna / Data: Mer 06 maggio 2020 alle 09:48 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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