Dura reazione di Mauro Berruto, deputato della Repubblica ed ex selezionatore della nazionale di volley, all'intervista del Corriere dello Sport da parte dell'onorevole Giorgio Mulé circa l'emendamento ormai famigerato che porta il suo nome. Le sue parole sempre al CdS.

Berruto, cosa ci lascia l’approvazione alla Camera dell’emendamento dopo un mare di polemiche? 
"Diverte che ci sia una narrazione sul fatto che questo sia stato uno straordinario risultato, in grado di aprire un futuro diverso. La realtà dei fatti dice che è stata una battuta in ritirata, con la coda tra le gambe, rispetto a un emendamento che nella prima versione era molto aggressivo. Anzi, era un’autentica dichiarazione di guerra a una federazione da parte della Serie A". 
 
La montagna ha partorito un topolino? 
"Un topolino è fin troppo. Non so quale animale più piccolo vogliamo scegliere, ma la versione finale è più che omeopatica. Si tratta di un mero indirizzo, fa sorridere chi lo sventola come la rivoluzione. E capisco che la brutta figura debba essere giustificata perché di questo si tratta. Sia verso lo sport italiano sia verso lo sport internazionale, considerando l’intervento di Fifa e Uefa". 
 
Mulé parla di un calcio italiano da Medioevo. 
"Questo esercizio di potere e questa prepotenza istituzionale non ci portano da nessuna parte. Mulé dimentica che nello stesso decreto del suo emendamento c’era un altro emendamento, a mia prima firma, che riguardava la riforma del sistema elettorale delle federazioni sportive sulla base di principi democratici. Tra questi il limite massimo dei tre mandati per i presidenti federali. Eppure il suo partito pochi mesi fa ha votato un emendamento per prolungare oltre il terzo i mandati dei presidenti federali. Allora chi difende un sistema medievale, io o lui?". 
 
Qual è la strada maestra da perseguire secondo lei? 
"Non nego la necessità di una riforma, ma ricordo che una Federazione forte fa il bene della Serie A e viceversa. Ovviamente ci sono notevoli differenze economiche, ma io ripropongo il modello pallavolo che funziona da 30 anni e si basa su un equilibrio in cui la Nazionale ha creato il campionato più bello del mondo e viceversa e tutti ne traggono benefici".  
 

Sezione: Rassegna / Data: Dom 14 luglio 2024 alle 10:37 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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