Oggi la Gazzetta dello Sport racconta la preparazione fisica dell'Inter, particolarmente monitorata dallo staff di Inzaghi. Per i nerazzurri c'è un sistema chiamato RPE (Rating of Perceived Exertion) che valuta lo sforzo fisico percepito.

Si tratta di un lavoro differente rispetto alle ultime stagioni considerando il calendario più affollato: se l’Inter dovesse arrivare in fondo a tutte le competizioni, disputerebbe 69 partite. Il minimo garantito, comunque, è già 51.

Ma cos'è nella sostanza l’RPE? È un modo per monitorare gli sforzi di ogni giocatore. Capire chi gestisce meglio la fatica e chi soffre un po’ di più, adeguandosi così di conseguenza con le ripetizioni. I test di questi primi giorni di raduno hanno dato il verdetto:come riporta la Gazzetta, tra i migliori ci sono Joaquin Correa, destinato comunque a lasciare l’Inter, il nuovo arrivato Mehdi Taremi e il solito Henrikh Mkhitaryan, uno dei più performanti.

E attenzione al corso della stagione. Durante l’anno lo staff di Inzaghi, con Fabio Ripert e Claudio Spicciariello, si dedicherà anche a chi giocherà di meno per ridurre i carichi di lavoro dei titolari e tenere tutti in forma. Al momento il programma verte su due doppie sedute e una di scarico. 

Sezione: Rassegna / Data: Mar 23 luglio 2024 alle 09:10 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
vedi letture
Print