Mehdi Taremi, prince of Persia. Eppure, il nuovo arrivato in casa Inter, negli anni da bomber vissuti in Portogallo, si è guadagnato il nomignolo di 'O bichinho', il 'piccolo insetto' per la sua capacità di 'punzecchiare' gli avversari con i suoi gol. E questo è l'auspicio di Marotta, Ausilio, Inzaghi ma anche tutti gli interisti. La partenza sembra ottima, prima uscita con la maglia dell'Inter che conferma le aspettative: due gol segnati al Lugano, una squadra già ben allenata e in perfetta condizione per propiziare la stagione in apertura. Alla prima apparizione stagionale, Taremi si è presentato con la maglia numero 99 e qualche parola di italiano. 

L'impatto è stato ottimo, ci tiene a sottolineare la Gazzetta dello Sport che a proposito il primo gol dell'iraniano, arrivato sul dischetto ricorda come Taremi ne abbia già segnati 54 su 63 tentativi: "Non è uno sprovveduto. Quando si palesa davanti al portiere arriva a dama". Il secondo gol della serata, invece, è arrivato con uno scavetto mancino: "Ha arpionato la palla, ha puntato il portiere e poi l’ha scavalcato con un tocco sotto". E se la torta sembra già ghiotta così, non è tutto. A servire l’assist per il gol di Joaquin Correa è sempre ancora una volta l'ex attaccante del Porto che "nel calcio di luglio, è vero, ma ha rotto il ghiaccio e si è fatto notare. E dopo una manciata di allenamenti, doppie sedute, svariati giri di campo e i famosi mille metri da inizio stagione, ha fatto vedere di essere già in forma campionato". 

Prestazione apprezzata da Simone Inzaghi in panchina che ha potuto rivedere degli sprazzi di un Correa dimenticato in quel di Milano, con il quale Taremi sembra aver cucito un'ottima intesa.

Sezione: Rassegna / Data: Gio 18 luglio 2024 alle 08:35
Autore: Egle Patanè / Twitter: @eglevicious23
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