Diversi cambi in formazione nell'Inter di Simone Inzaghi che affronta l'Udinese a San Siro con un pensiero rivolto anche alla sfida contro il Porto di mercoledì. Nel 3-5-2 nerazzurro, in porta torna titolare Handanovic con la fascia di capitano al braccio, davanti a lui Darmian, Acerbi e Bastoni. A destra si rivede Dumfries dal 1' con Dimarco sul lato opposto, Brozovic riprende il suo posto in cabina di regia affiancato da Barella e Mkhitaryan. In attacco il tandem è formato da Lukaku e Dzeko, fuori Lautaro. Modulo quasi speculare per la squadra allenata da Sottil: nella difesa a tre friulana con Becao e Bijol gioca Ebosse preferito a Perez. A centrocampo linea a cinque con Ehizibue, Pereyra, Walace, Lovric e Udogie, in avanti Thauvin agisce alle spalle di Beto.
Sulla sinistra Bastoni sprinta alle spalle di Dimarco, Brozovic dirige il traffico in mediana e Lukaku comincia la sua partita da centravanti boa. Sul lato del belga, solita corsa e aggressività da Barella che al 10' taglia in area e chiede un rigore per spinta da dietro di Udogie. L'Udinese, in dieci uomini per l'infortunio di Ebosse, difende a cinque e al 15' rischia ancora sull'asse Barella-Lukaku con il 90 che prende il tempo sulla profondità a Bijol e cerca in area Dzeko, Becao mura in tackle sul bosniaco, Walace prova a fare la stessa cosa su Dumfries ma lo atterra: rigore concesso dopo on-field review e realizzato da Lukaku al secondo tentativo, nel frattempo è entrato Masina al posto di Ebosse. I friulani provano a reagire aumentando il volume di uomini in attacco. Beto gioca di sponda, in area salgono i tre mediani mentre Ehizibue e Udogie hanno il compito di creare i pericoli sulle corsie. Sul cambio di fronte Barella taglia ancora da destra alle spalle di Lukaku e dei difensori friulani, palla apparecchiata di petto per il belga che la spreca, ma è tutto fermo perché sul lancio di Acerbi il 23 era partito in fuorigioco. L'Udinese alza i ritmi e il pressing sul finire del primo tempo, l'Inter risponde con la pressione a tutto campo che interrompe sul nascere la manovra della squadra di Sottil. Al 43' Lukaku sbaglia la misura del passaggio per Mkhitaryan innescando la ripartenza fulminea dell'Udinese, è un quattro contro quattro condotto magistralmenteda Pereyra, Darmian su indicazione volante di Acerbi segue il taglio di Beto (ma su Pereyra stava già rientrando Barella) mentre Lovric beffa la difesa inserendosi dal lato sinistro e battendo Handanovic prima che il 36 ripieghi nella sua zona. I nerazzurri asincroni nei movimenti offensivi lasciano scoperta la mediana e difendono ingenuamente, per un pareggio servito all'Udinese su un piatto d'argento.
Alla ripresa Inter in campo con D'Ambrosio al posto di Darmian, ammonito nel primo tempo per un tackle su Udogie. I nerazzurri giocano con una marcia in più, puntando soprattutto sulla spinta di Dumfries e Dimarco sulle fasce ma l'Udinese riesce a fare scudo. Poi Sottil opera il secondo cambio mandando energie fresche in attacco: dentro Success, fuori Thauvin. Nell'Inter al 66' finisce la partita di Brozovic e Lukaku, in campo Calhanoglu e Lautaro Martinez. Il turco regala freschezza e agilità alla manovra dell'Inter che assalta l'avversario a pieno organico, mentre il Toro è più pericoloso di Lukaku sulla profondità. A sinistra si alternano anche Bastoni e Acerbi mentre Dimarco si allinea in area alle punte, Barella e Mkhitaryan agiscono sulla trequarti, le squadre si allungano e fioccano le occasioni in ripartenza da una parte e dall'altra. Le sprecano Dzeko e Success, non Mkhitaryan che sul ribaltamento di fronte approfitta del vuoto davanti alla difesa lasciato da Lovric e compagni e con il destro al volo su assist di Dimarco firma il raddoppio nerazzurro. Girandola di cambi dopo il colpo incassato dall'Udinese: entrano Arslan, Samardzic ed Ebosele, out Lovric, Pereyra e Beto. Al 79' nell'Inter fuori uno stremato Dimarco, dentro Gosens, poi all'84' Gagliardini prende il posto di Mkhitaryan acciaccato. Mentre l'Udinese è sbilanciata, Lautaro spreca la prima chance su contropiede innescato da Barella ma si fa subito perdonare alla seconda occasione sulla fiondata lunga di D'Ambrosio, facendo valere la maggiore freschezza nel confronto con Bijol e siglando di potenza la rete del 3-1. Si chiude con 19 tiri di cui 7 nello specchio per l'Inter contro i 9 tentativi dell'Udinese di cui uno solo diretto ad Handanovic e capitalizzato nel momentaneo pareggio. Possesso palla al 60% per i nerazzurri e 443 passaggi con un'accuratezza dell'85%. Numeri e sprechi di una squadra che deve ancora ritrovare i migliori Brozovic e Lukaku, mentre la musica cambia con gli ingressi di Calhanoglu e Lautaro. Tardive le sostituzioni nell'undici di Sottil che a metà ripresa soffre il calo di energie. Al vantaggio nerazzurro su rigore costruito sull'asse Barella-Lukaku e poi Dumfries seguono tre gol tutti frutto di ripartenze. Entrambe le formazioni fanno leva sugli errori dell'avversaria, l'Udinese ne commette di più.
Autore: Daniele Alfieri / Twitter: @DanieleAlfieri7
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