Giornata di conferenza ad Appiano Gentile per Frank de Boer, che dopo la rinnovata fiducia da parte della società sta preparando la difficile trasferta di Genova contro la Sampdoria. Argomento che, assieme ad altri, l'allenatore olandese tratterà durante l'incontro con i giornalisti, tra i quali l'inviata di FcInterNews.it. A seguire le parole del tecnico di Hoorn:.
Le ha fatto piacere la fiducia manifestata dalla società? Sono fondamentali le prossime tre gare?
"E' sempre molto importante, dà più tranquillità qui ad Appiano a tutti, staff e giocatori. Leggere notizie sulla mia partenza non è buono qui, è molto importante quando Suning fa chiarezza sul nostro progetto e manifesta fiducia nell'allenatore. Così è più facile lavorare".
Perché non riesce a recuperare Kondogbia come Brozovic?
"Io tratto tutti allo stesso modo. Brozovic ha dato la migliore risposta che poteva darmi. Lui sapeva di aver sbagliato, ha chiesto scusa ed è rimasto fuori per tre settimane. Si è allenato bene, ha capito le nostre aspettative sul suo ruolo in campo e il suo comportamento è migliorato. Ha capito cosa volevo da lui ed è rientrato in squadra. Tocca ai giocatori sfruttare le chance, tutti con me hanno le stesse chance e lui lo ha capito, Gioca da tre partite e sta migliorando".
Kondogbia per ora non ha avuto questa reazione?
"Non ha ancora, non sta ancora bene e non è disponibile per domani. Sta facendo meglio ma deve migliorare".
Avendo fatto bene col Torino è più facile per lei lavorare per cambiare i dettagli che vuole migliorare?
"Non è mai facile, bisogna avere continuità. Serve lo stesso ateggiamento, la stessa disciplina e così si possono cambiare alcuni dettagli. Io non voglio vedere così solo una o due partite, già domani mi aspetto lo stesso atteggiamento. Poi parleremo di cosa si può cambiare. Abbiamo visto che non siamo stati sempre disciplinati, bisogna capire perché. Dobbiamo rimanere molto uniti, domani c'è un'altra possibilità per mostrare ai tifosi che siamo uniti".
Che pensa del fatto che alcuni allenatori si siano proposti per il suo posto?
"Non credo siano gli allenatori, ma gli agenti a proporre. E' normale, in questo momento pensano che sia un'opportunità di lavoro per il loro cliente, l'Inter è un grande club. E' sempre così, Non serve preoccuparsene, devo pensare a migliorare la squadra. Abbiamo molto lavoro da fare".
Cosa devono capire i tuoi giocatori per cambiare questa stagione?
"Contro il Torino, dopo un buon risultato, puoi dire ai giocatori che giocando così si può vincere. Ho visto una squadra unita, che ha lavorato insieme. Quando i giocatori lo capiscono si inizia subito con questo atteggiamento. Serve tempo, molti giocatori non hanno ancora giocato col 4-3-3 e devono imparare. Però devono sapere che facendo così si fa meglio, ancora sono in fase di apprendimento. Non basta però fare così in una sola partita. Con questa filosofia i giocatori vedono che si può giocare bene".
Moratti dopo Atalanta-Inter ha detto che è difficile che i giocatori non ti capiscano. Tu ti arrabbi con i calciatori quando non danno quello che ti aspetti?
"Ero molto arrabbiato dopo Bergamo, prima della partita avevamo parlato di come giocare, esattamente come si è visto col Torino. Poi abbiamo giocato troppo lunghi, con i reparti distanti 20 metri. Mercoledì eravamo al massimo a 5-10 metri. Nell'intervallo di Bergamo ho detto di fare ciò che ci eravamo detti prima. Si è vista una ripresa molto diversa. Bisogna credere in quel che facciamo, abbiamo una filosofia che contro l'Atalanta non ho visto. Credo che i calciatori abbiano campito e hanno risposto bene col Torino".
Potremo rivedere Joao Mario playmaker anche quando tornerà Medel?
"Non è la sua posizione preferita, di solito gioca più offensivo. Ma per me ha fatto molto bene e non penso di cambiare. Gli piacerebbe giocare più avanti, lo so, ma è un grande professionista e sa che serve per aiutare la squadra, la cosa più importante".
In questo momento Eder è davanti a Perisic, in base a cosa scegli chi scende in campo?
"Conta la condizione fisica, il lavoro in allenamento, la disciplina tattica, l'avversario. Dopo tutte queste valutazioni decido su chi puntare per raggiungere l'obiettivo che è la vittoria. Per me conta molto la disciplina tattica che mi aspetto dagli esterni, è il punto di partenza per quanto mi riguarda. In questo momento Eder sta facendo bene, quando tutti giocano in modo disciplinato per me è difficile scegliere".
La sosta di dicembre, secondo Bolingbroke, sarà una svolta. La vera Inter di De Boer arriverà solo col nuovo anno?
"Potremmo vederla già domani, è stata vicina contro il Torino. Questa è la squadra di De Boer. Col nuovo anno saremo migliorati, ma già oggi sono contento dopo l'ultima partita, era vicino alla mia filosofia".
La squalifica di Medel le ha fatto provare un centrocampo più adatto alla sua filosofia? Il cileno potrebbe essere impiegato da difensore?
"Io voglio vedere quei giocatori giocare insieme non solo per una partita, ma anche per altre. Non solo oggi, ma sempre. Io sono molto contento di Medel, ha sempre dato il 100% ed è molto importante per la squadra. Gli altri giocatori devono dimostrare di essere così importanti. Quando vinci il duello a metà campo significa attaccare 20 metri più avanti".
FcIN - Se dovesse giudicarsi da solo in base al lavoro svolto finora, che voto si darebbe da zero a dieci?
"Direi un 7, perché in questo momento posso guardare tutti i giocatori negli occhi e abbiamo fatto un grande lavoro. Siamo partiti da lontano e abbiamo fatto progressi anche nell'organizzazione intorno alla squadra. Facendo questo percorso si spendono energie, ci sono stati alti e bassi ma considerando il punto di partenza abbiamo fatto passi avanti. Direi un 6,5 su dieci, con possibilità che il professore lo faccia diventare un 7".
Il suo metodo di lavoro, che alcuni definiscono integralista, favorisce certi comportamenti da parte dei giocatori o è casuale?
"Abbiamo sempre la stessa filosofia, c'è una strada che vogliamo seguire fino in fondo, è il nostro obiettivo. In questo tempo c'è da cambiare qualcosa ma la strada resta. Non è sempre dritta, a volte ti sposti a destra, a volte freni. La filosofia non è cambiata e io sono certo che facendo così alla fine della strada arriveranno buoni risultati".
Autore: Redazione FcInterNews.it
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