Tra i tanti doppi ex di Inter e Atletico Madrid c'è anche il croato Sime Vrsaljko, la cui esperienza in nerazzurro è stata pesantemente condizionata dai continui guai fisici che ne hanno minato anche la carriera al punto da lasciare il calcio giocato a soli 31 anni per diventare procuratore. Vrsaljko è stato raggiunto dalla Gazzetta dello Sport, dove ha rivissuto brevemente le esperienze con le due squadre: "Madrid è stata la mia casa per cinque anni, a Milano ho giocato poco ma ho provato emozioni incredibili. Da ragazzino sognavo di firmare con l’Inter e, ancora oggi, i nerazzurri sono i miei preferiti in Italia. Adesso, però, non chiedetemi per chi farò il tifo in Champions: è come scegliere tra mamma e papà…”. 

L'Inter, oltretutto, aveva inseguito a lungo il giocatore: "Piero Ausilio mi seguiva già durante i primi anni da professionista, con la Dinamo Zagabria. Poi ha provato a prendermi dal Sassuolo e, alla fine, ci è riuscito dopo due stagioni con l’Atletico Madrid. Avevo appena finito il Mondiale con la Croazia, ma mi portavo dietro un problema al ginocchio che non mi permetteva di spingere quanto volevo. A gennaio ho scelto di operarmi e il club, nonostante fossi in prestito, mi è stato vicino. Li ringrazierò per sempre”. Esperienza breve, ma nella quale ha avuto il tempo di vedere emergere il talento di Lautaro Martinez: "Ea un ragazzino, aveva appena lasciato l’Argentina. Doveva ancora adattarsi al calcio italiano: per un attaccante è molto complicato, anche perché in Serie A i difensori sono sempre difficili da affrontare. Si è ambientato rapidamente, è cresciuto caratterialmente e oggi, secondo me, è tra i migliori attaccanti d’Europa. Uno come lui fa la differenza dentro e fuori dal campo”. 

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Sezione: Focus / Data: Mar 12 marzo 2024 alle 16:15
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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