Intervenuto negli studi di Sky Sport nel corso del 'Club', l'ex calciatore nerazzurro Giuseppe Bergomi parla così del momento vissuto dall'Inter dopo il 2-2 contro il Parma: "L’Inter gioca ogni partita pensando a quella successiva - ha esordito -, non solo nelle sostituzioni ma anche nella scelta dell’undici titolare. Tra infortuni e squalifiche, come quella di Dumfries che per me è stato il giocatore più importante, Inzaghi è costretto a ragionare con largo anticipo”, ha spiegato Bergomi.

L’ex difensore nerazzurro ha poi evidenziato quanto la rosa, pur di qualità, debba essere gestita con attenzione, anche per via dell’età media elevata e del calendario fitto: "Sarò un disco rotto, ma ribadisco: l’Inter ha l’età media più alta della Serie A e gioca più di tutti. Se non fai i cambi, i giocatori si fanno male. Inzaghi li fa e li deve fare. Certo, poi se ti fai rimontare da 2-0 è un problema, ma il calo fisico è messo in conto. Il centrocampo? È un reparto fortissimo, ma composto da tre numeri 10. Non c’è un interditore, è una scelta tecnica che però ti espone, soprattutto se devi contenere nel finale. Mancano certi profili fisici, alla Koné o alla Thuram, e questo si sente”.

Infine, ha difeso Inzaghi dalle critiche: "Ha ragione ad essere risentito. Noi diamo per scontato che l’Inter faccia un grande primo tempo, ma non lo è. Lui vuole che venga riconosciuto il lavoro che fa, anche se spesso lavora nell’ombra", ha concluso.

Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 07 aprile 2025 alle 00:30
Autore: Milano Redazione FcInterNews.it
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